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Lasciò morire la compagna in overdose dopo giorni di agonia: 45enne condannato a 25 anni di carcere

Secondo quanto ricostruito dall’accusa, Fausto Chiantera era una persona violenta, che picchiava e umiliava la compagna. Dopo anni di soprusi, la morte della donna nella sua abitazione, in overdose e con una grave polmonite.
A cura di Natascia Grbic
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È stato condannato a venticinque anni di carcere con l'accusa di omicidio volontario Fausto Chiantera, l'uomo di 45 anni che  a gennaio 2022 ha lasciato morire la compagna in overdose. I sostituti procuratori Stefano Pizza e Antonio Verdi avevano chiesto l'ergastolo per l'uomo, che aveva sottoposto la vittima a una serie di soprusi e maltrattamenti che l'avevano logorata non solo a livello fisico, ma soprattutto psicologico. Dopo due anni di violenze, la morte della donna, sopraggiunta a causa di un'overdose da eroina: secondo l'accusa Chiantera, invece di chiamare il 118, ha messo la compagna nella vasca, le ha fatto assumere altre sostanze, e poi l'ha lasciata lì, senza fare nulla. I soccorsi li ha chiamati solo dopo 72 ore, quando ormai per la donna era troppo tardi: morirà, tra lo strazio dei familiari che l'hanno sempre amata e di una bimba piccola, rimasta senza la mamma.

La vicenda, riportata da Il Messaggero, ha inizio nel 2020, quando la vittima e Chiantera si conoscono. Entrambi con un passato complicato alle spalle fatto da dipendenze da sostanze, cominciano una relazione. Il 45enne però, approfittando della fragilità della donna, comincia subito con i suoi atteggiamenti violenti e prevaricatori. La donna non poteva uscire di casa senza di lui, aveva il telefono costantemente sotto controllo. Chiantera, inoltre, le avrebbe impedito di avere un rapporto con la figlia, una bambina molto piccola che in diverse occasioni avrebbe assistito alle violenze nei confronti della madre. La vittima, veniva picchiata, umiliata e manipolata.

In più di un'occasione la famiglia della donna ha provato a mettersi in mezzo, cercando di convincerla a lasciare l'imputato. La soggezione psicologica però, era troppo forte: e così, dopo essere andata via di casa, alla fine tornava da lui, che le prometteva di essere cambiato. Così non era e le violenze continuavano.

Fino al 18 gennaio 2022, quando la donna è stata trovata senza vita nell'abitazione di Chiantera. Secondo quanto ricostruito dai pm, l'imputato tre giorni prima aveva organizzato un festino a base di eroina per il compleanno della donna. Lei si era sentita male, era andata in overdose: e lui, invece di portarla in ospedale, le ha messo la testa sotto la doccia, facendole assumere altre sostanze. Dopo tre giorni, il decesso. La famiglia della vittima ha seguito tutte le fasi del processo, fino alla condanna di ieri a venticinque anni di reclusione.

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