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Lascia morire la compagna sotto la doccia gelata, in overdose e con la polmonite: 43enne sotto accusa

Un uomo di 43 anni è accusato di omicidio volontario nei confronti della ex compagna. L’uomo avrebbe lasciato la donna sotto la doccia gelata e in overdose senza preoccuparsi di chiamare i soccorsi.
A cura di Enrico Tata
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Una storia di maltrattamenti e umiliazioni, fino all'ultimo episodio, terribile e fatale per una donna di 40 anni. Per il suo compleanno il compagno aveva organizzato un ‘droga party'. Lei è finita in overdose e lui non ha fatto altro che levarle i vestiti e metterla a testa in giù nella doccia, gelata. È rimasta in overdose per giorni. Una lenta agonia fino alla morte per broncopolmonite massiva. Adesso l'uomo, 43 anni, è accusato di omicidio volontario. 

Stando a quanto riporta il Messaggero, nei giorni scorsi si è svolta l'udienza davanti ai giudici della prima Corte d'assise di Roma. "Mi rimprovero di non essere intervenuto. Magari sarei potuto andare da lui e impormi con la forza per riportare a casa mia figlia. Ma non è nella mia natura, non sono una persona aggressiva e adesso lei è morta", ha detto in aula il padre della vittima.

Come detto, l'ultimo episodio è stato fatale. Nella ricostruzione degli inquirenti, al termine del ‘droga party' l'uomo si sarebbe limitato "a buttarla a testa in giù dentro il vano della doccia, spogliandola e mettenUndo in lavatrice i suoi vestiti, facendole poi assumere cocaina e sostanze psicotrope e lasciandola in uno stato di incoscienza e agonia per più giorni fino al decesso". Avrebbe anche inviato foto della donna ad amici, chiedendo cosa fare e avrebbe cercato su Google: "Cosa fare in caso di overdose".

I due si erano messi insieme a marzo 2020 ed erano andati subito a convivere. Dopo qualche mese la donna è tornata a casa: "Era disperata e molto spaventata. Ci ha raccontato di aver preso lsd e funghi allucinogeni insieme all’imputato. Ci diceva di aver visto la morte in faccia e di essere sotto ricatto di quell’uomo che le aveva anche sequestrato il cellulare e il bancomat", ha raccontato il padre.

"Quando è tornata a casa, abbiamo cercato di confortarla e di parlare con lei. Le abbiamo detto che era ancora giovane e sicuramente avrebbe potuto rifarsi una vita", ha detto ancora il papà. Ma purtroppo lei è tornata a casa del compagno e le cose sono andate sempre peggio.

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