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L’appello No Vax e No Green Pass per manifestare lunedì a Roma: “Facciamo come in Canada”

Lunedì 14 febbraio manifestazione autorizzata al Circo Massimo. Cresce il tam tam dei gruppo No Vax e No Green Pass. In molti sognano blocchi come in Canada o manifestazioni come oggi in Francia, ma la capacità di compiere azioni eclatanti è tutta da verificare.
A cura di Redazione Roma
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Lunedì 14 febbraio, giorno di San Valentino, una nuova manifestazione della galassia che compone il movimento No Vax e No Green Pass è attesa a Roma. La tentazione che si fa largo in queste ore tra gruppi Telegram e chat è quello della protesta eclatante, dopo mesi in cui l'andamento delle piazze nella capitale è stato altalenante, soprattutto per i numeri. L'antipasto della mobilitazione è andato in onda nelle scorse ore tra Piazza Vittorio e Monteverde dove si sono svolti degli aperitivi di "disobbedienza civile" con assembramenti annessi per le strade.

Ad esempio c'è chi propone da Torino di andare "a Roma con ogni mezzo necessario", sostenendo che "bastano mille auto per bloccare il centro di Roma". La suggestione, ovvia, è la mobilitazione contro le restrizioni in corso in Canada con la marcia e i blocchi dei camionisti sulla capitale del paese.

E se la voglia di "fare come in Canada" è forte, bisognerà vedere i numeri e le reali capacità dei gruppi di protesta. Digos e Nucleo informativo dei carabinieri monitorano la situazione. Al momento l'unica manifestazione autorizzata è quella del Circo Massimo per le 17.00 di lunedì pomeriggio, dove sono attese alcune centinaia di persone. Certo è che gli aperitivi di queste ore mostrano una certe vitalità delle reti di protesta, anche dopo che il raduno annunciato previsto ai Pratoni del Vivaro è stato vietato da Questura e Prefettura.

L'avvio a una stagione di minore restrizioni potrebbe togliere acqua alle proteste, limitandole soprattutto al network contrario alla vaccinazione e non tante alle misure di prevenzione in sé. La capacità di mobilitazione del movimento però, soprattutto in un giorno lavorativo, è tutta da verificare. Gli investigatori sono a lavoro per monitorare cosa accadrà ed evitare di farsi prendere di sorpresa da eventuali blitz o blocchi.

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