L’albero che ha ucciso Francesca Ianni davanti ai suoi figli a una “valutazione visiva” era sicuro
La morte di Francesca Ianni si poteva evitare? I controlli sulle alberature del parco di Colli Aniene dove ha perso la vita davanti agli occhi dei sui figlierano stati fatti? Il comitato di quartiere subito dopo la tragedia ha denunciato la mancata cura del verde, ma l'assessora responsabile della cura del verde, Sabrina Alfonsi, ha spiegato che il pioppo lo scorso settembre era stato oggetto di di una valutazione "visiva" che non aveva evidenziato problematiche, così non si è proceduto a controlli più approfonditi. Insomma l'albero era stato passato in rassegna senza che fosse ritenuto pericoloso. Una valutazione evidentemente sbagliata. È stata la stessa assessora a spiegare che "dai rilievi effettuati sull'albero a terra si capisce che le radici sono state tagliate presumibilmente in occasione dei lavori stradali risalenti a più di dieci anni fa e una parte delle stesse radici risulta completamente secca".
La maxi inchiesta sul crollo degli alberi a Roma
Intanto la Procura di Roma ha aperto un fascicolo per omicidio colposo per stabilire eventuali responsabilità in quanto accaduto. Non è escluso che anche il crollo di Colli Aniene finisca ad arricchire la maxi indagine sui crolli delle alberature coordinata in procura dall'aggiunto Giovanni Conzo e dalla pubblico ministero Clare De Cecilia. Gli inquirenti dovranno stabilire eventuali responsabilità negli incidenti dei funzionari comunali e delle ditte che si occupano della manutenzione del verde. Sullo sfondo lo stato
Alberi caduti e incidenti: i numeri
Solo nella giornata di ieri sono stati 130 gli interventi per alberi e rami caduti. Secondo i numeri del rapporto Greenspaces nei primi sei mesi del 2024 gli alberi caduti sono stati 53, mentre gli incidenti provocati da alberi e rami crollati ben 190. In tutto il 2023 il numero era stato di 281. Sullo sfondo la difficoltà da anni del Campidoglio nella manutenzione in una città con centinaia di ettari di aree verdi al proprio interno. Gli investimenti per la cura del verde in questi anni sono saliti sensibilmente: nel 2022 e nel 2023 sono stati stanziati 30 milioni l'anno, più del triplo del biennio precedente, numeri in linea con quelli del triennio 2024-2026 quando sono stati messi a bilancio 100 milioni. Ma la situazione ereditata e pesante e rimane sempre il tema di come vengono effettuati i controlli.