Lago dell’Ex Snia: gli alberi sono stati abbattuti per fare un set cinematografico
Sarebbe finalmente chiara la ragione per cui la proprietà nelle scorse settimane ha proceduto con il taglio di numerosi alberi e messo in azione le ruspe nell'area dell'Ex Snia al Prenestino, scatenando le proteste di comitati e attivistiche chiedono che tutta l'area del lago naturale venga espropriatae messa sotto tutela facendone un monumento naturale. Da quanto denunciato le movimentazioni sarebbero partite per far largo a un set cinematografico nell'area ancora di proprietà dell'immobiliarista Daniele Pulcini, lavori mai autorizzati dagli enti competenti nonostante l'area sia sottoposta a vincoli.
"Un ecosistema è stato devastato per fare spazio ai set cinematografici. La proprietà ha effettuato sbancamenti ed eradicazione di un'area boschiva e vincolata per affittarla come location. Fermiamo le ruspe e s alviamo la biodiversità del Lago Bullicante!", si legge sui social del comitato del Lago Bullicante.
Esproprio dell'area dell'Ex Snia: si muovono Regione e Comune
Ma intanto le mobilitazioni e le tensioni delle ultime due settimane hanno ottenuto un primo parziale risultato dal punto di vista dei comitati: Regione Lazio e Roma Capitale hanno fatto un passo avanti nella direzione della tutela di tutta l'area. Da parte sua Nicola Zingaretti ha approvato la proposta di Roma Natura di ampliare il perimetro del monumento naturale dell'Ex Snia, dall'altra è stata depositata in Campidoglio una proposta di delibera per "formalizzare l’impegno di Roma Capitale ad attivarsi presso il Demanio dello Stato al fine di far acquisire l’area in quanto demaniale e permetterne l’inserimento a patrimonio pubblico", come reso noto dalla consigliera di maggioranza Eleonora Guadagno.