Lago del Turano, due borghi e un paesaggio da fiaba: cosa vedere e come arrivare
A sud della provincia di Rieti, nella storica regione della Sabina orientale, si estende il lago del Turano. Si tratta di un bacino artificiale completamente immerso nel verde e situato ai piedi della riserva naturale Monte Navegna e Monte Cervia. Le acque limpide circondate dai boschi, insieme a due piccoli e antichi centri abitati, conferiscono a questo luogo un'aria fiabesca. Sulla sponda occidentale del Lago, lungo una striscia di terra, si estende Colle di Tora, mentre sulla sponda nord-orientale, sorge Castel di Tora. Il Lago del Turano nasce nel 1939, quando viene costruita l'omonima diga per produrre energia idroelettrica e proteggere la Piana di Rieti da possibili inondazioni. Poco più in là del bacino, dall'altra parte della riserva naturale, si estende il Lago del Salto, il più grande di origine artificiale presente nel Lazio. Entrambi i laghi comunicano tra loro tramite una galleria sotterranea lunga circa nove chilometri, realizzata per alimentare la centrale idroelettrica di Cotilia, appartenente al comune di Cittaducale. Oggi il lago del Turano è diventata un'importante meta turistica nella Regione, grazie anche ai numerosi stabilimenti balneari sorti sulle rive del bacino attrezzati con bar, ristoranti, ombrelloni e sdraio per permettere ai visitatori di rilassarsi e rifocillarsi. Spiaggette e i punti di ristoro sono elencati sul sito web del lago del Turano.
Castel di Tora
Piccolo borgo abitato da poco meno di 300 abitanti, Castel di Tora è annoverato tra ‘I borghi più belli d'Italia' (associazione nata nel 2001 su impulso della Consulta del Turismo dell'associazione nazionale comuni italiani). Il paese si estende verticalmente su un promontorio roccioso, sulla cui cima sorge un antico castello. Castel di Tora fa parte della riserva naturale Monte Navegna e Monte Cervia. Tra i luoghi di maggior interesse storico e culturale presenti nel comune, c'è il santuario della martire Anatolia Anicia, venerata come santa dalla Chiesa cattolica.
Colle di Tora
Il comune di Colle di Tora si sviluppa lungo una lingua di terra situata sulla sponda occidentale del lago di Turano. Questo piccolo paese di soli 356 abitanti della provincia di Rieti è noto soprattutto per aver fatto da sfondo a diversi film Italiani. Tra le vie che attraversano Colle di Tora è stata girata la pellicola ‘Il santo patrono' del 1972, diretta Bitto Albertini e con protagonista il cantautore Lucio Dalla. Inoltre il comune è stato allestito per riprendere alcune scene della seconda stagione della fiction Rai ‘Non lasciamoci più' del 2001, con Fabrizio Frizzi e Debora Caprioglio.
Come raggiungere il lago del Turano
Il lago del Turano dista circa 80 chilometri dalla Capitale. È facilmente raggiungibile in auto tramite l'autostrada A24 Roma, oppure attraverso l'A1, arrivando prima a Fiano Romano e poi prendendo la via Salaria. Per chi preferisce spostarsi con i mezzi pubblici, è possibile raggiungere Carsoli con il treno e poi prendere un autobus, che porta direttamente a Castel di Tora e Colle di Tora. Una volta arrivati al lago, oltre ad usufruire delle spiaggette attrezzate, i turisti possono rifocillarsi grazie ad un'ampia scelta di ristoranti presenti nei comuni di Castel di Tora, Colle di Tora e Ascrea. Inoltre, per chi vuole prolungare la propria permanenza al lago sono disponibili diversi hotel, dai B&B low cost ai Resort di lusso.
Cosa vedere vicino al lago del Turano
Riserva naturale Monte Navegna e Monte Cervia: un'area verde protetta che occupa una superficie di più di 3.500 ettari e ricca di sentieri. Gli itinerari da poter seguire variano a seconda della difficoltà dei percorsi, rendendo questo luogo naturale un meta perfetta sia per gli escursionisti che per chi ama passeggiare senza troppi sforzi. Ad Ascrea c'è il Centro Visite della riserva, un infopoint turistico aperto dal lunedì al venerdì.
Borgo medievale di Antuni: collegato a Castel di Tora, si erge sulle acque del lago un piccolo promontorio che prende il nome di Monte Antuni. Sulla sua cima domina l'omonimo borgo, abbandonato durante la Seconda Guerra Mondiale a causa di un bombardamento che danneggiò la maggior parte delle abitazioni. Oggi è diventato uno dei principali luoghi di interesse che circondano il lago del Turano.