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Ladispoli, si sveglia dal coma e racconta: “Papà ha tentato di uccidere mamma, poi mi ha accoltellato”

Si è svegliata ieri dal coma la figlia di 17 anni di Fabrizio Angeloni, che lo scorso 21 aprile ha accoltellato la compagna da cui si stava separando e poi la figlia intervenuta a difendere la madre. La ragazza ha confermato la dinamica dei fatti. La madre è ancora un prognosi riservata.
A cura di Redazione Roma
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Fabrizio Angeloni porta sigillata dell'abitazione in via Milano a Ladispoli
Fabrizio Angeloni porta sigillata dell'abitazione in via Milano a Ladispoli

Dopo una settimana la figlia di 17 anni di Fabrizio Angeloni viene svegliata dal coma farmacologico e, ancora molto debole, racconta tutto agli inquirenti confermando la dinamica del duplice tentato omicidio in famiglia avvenuto a Ladispoli. L'uomo, 49 anni, la mattina del 21 aprile scorso si è recato nell'abitazione in via Milano dove fino a poco tempo prima aveva convissuto con la compagna Silvia Antoniozzi. Un litigio, poi le urla e le coltellate sferrate verso la ex e poi contro la figlia che aveva tentato di proteggere la madre e di fermarlo. "Ha cercato di uccidere mamma, poi mi ha accoltellato". L'uomo successivamente ha tentato di togliersi la vita rivolgendo l'arma contro se stesso. Queste le parole della ragazza che ha subito un delicato intervento chirurgico nella sede di Palidoro dell'Ospedale Bambino Gesù.

La ragazza è stata assistita nella dichiarazione rilasciata agli inquirenti da psicologi specializzati. Secondo quanto messo agli atti quando è stata soccorso sulla porta dell'abitazione in una pozza di sangue, aveva chiesto ai medici di sbrigarsi a soccorrere la madre lasciando il padre. Il racconto della ragazza combacia con la ricostruzione effettuata sulla scena del delitto. Prima avrebbe sentito le urla della madre provenire dal bagno, vedendo il padre colpirla, poi avrebbe tentato di difenderla venendo ferita e poi il tentativo di fuga per chiedere aiuto, si chiude la porta alle spalle citofona ai vicini e poi perde i sensi per le ferite riportate. L'unica cosa da chiarire è se l'uomo sia entrato con la propria copia delle chiavi o se abbia citofonato.

La madre della ragazza è ancora in gravi condizioni. Era stata lei a decidere di interrompere la relazione con il ricercatore, a dire basta a una storia che da tempo non funzionava più, allontanando il compagno dall'abitazione domestica. Una situazione diventata in breve tempo esplosiva a causa della scelta dell'uomo di non accettare la separazione.

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