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“Labbra a canotto e lifting”: gli odiatori social contro la sindaca di Latina, in cura per un cancro

“La derisione del corpo e la discriminazione di una persona per il suo aspetto fisico sono configurabili nel body shaming. Una pratica che va fortemente condannata”, ha denunciato la sindaca di Latina, Matilde Celentano.
A cura di Enrico Tata
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"Labbra a canotto", "Il lifting non ha funzionato". E ancora: "‘Io l'ho incontrata una sera a cena e vi assicuro che adesso è tutta rifatta in viso, ecco i soldi che fine fanno. Ride, sti politici è tutto un magna magna". Sono alcuni degli esempi delle offese ricevute sui social dalla sindaca di Latina, Matilde Celentano, che ha annunciato querele.

"Continuano le offese social sul mio aspetto fisico. Mi riservo di adire le vie legali", ha scritto in la prima cittadina. Lo scorso luglio Celentano aveva annunciato di avere avuto un tumore e di essersi sottoposta a diversi cicli di chemioterapia. E questo aveva modificato il suo aspetto fisico, dai capelli al viso più gonfio a causa della terapia a base di cortisone. Ma nonostante le spiegazioni della sindaca sulle sue condizioni fisiche, gli insulti e il body shaming non si sono interrotti.

"E' intollerabile che debba essere giudicata non per l'operato che attiene alla funzione di sindaco, ma per il sospetto di ricorrere alla chirurgia estetica. Sono consapevole di essere un personaggio pubblico e mi prendo anche le critiche, ma deve finire questo attacco alle donne che fanno ricorso ad interventi migliorativi della propria estetica, dietro i quali ci potrebbero essere problemi psicologici e di salute", ha scritto ancora la sindaca.

"Ho già chiarito pubblicamente i motivi per i quali il mio fisico ha subito modifiche transitorie, dovute alle terapie a cui mi sono sottoposta per la cura di un tumore, ma in ogni caso anche qualora fossi ricorsa a interventi di chirurgia estetica, nessuno ha il diritto di giudicare non soltanto me ma tutte le donne che avessero fatto scelte simili. Lo trovo un attacco becero e irrispettoso della persona", ha continuato Celentano, che ha poi concluso "La derisione del corpo e la discriminazione di una persona per il suo aspetto fisico sono configurabili nel body shaming. Una pratica che va fortemente condannata".

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