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La violentano e poi minacciano di diffondere i video della violenza: arrestati due 20enni

Due ragazzi sono accusati di aver stuprato una loro coetanea e di aver minacciato quest’ultima di diffondere il video della violenza. Dovranno rispondere delle accuse di violenza sessuale di gruppo, tentata estorsione e detenzione di materiale pedopornografico. Stando a quanto si apprende, i fatti risalgono a maggio del 2020.
A cura di Enrico Tata
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Due ragazzi sono accusati di aver stuprato una loro coetanea e di aver minacciato quest'ultima di diffondere il video della violenza. Dovranno rispondere delle accuse di violenza sessuale di gruppo, tentata estorsione e detenzione di materiale pedopornografico. Stando a quanto si apprende, i fatti risalgono a maggio del 2020. Secondo quanto ricostruito dagli investigatori della questura di Latina, la ragazza era promessa sposa di un loro connazionale (entrambi gli indagati sono di origine indiana) e, temendo per il suo matrimonio, inizialmente non ha avuto il coraggio di denunciare i suoi aggressori.

La violenza e poi le minacce: "Se non ci paghi, mettiamo online il video"

Dopo la violenza i due ventenni l'hanno minacciata e ricattata: "Se non ci paghi, mettiamo online il video". Quest'episodio ha spinto la ragazza a tentare i suicidio ingerendo un mix di prodotti chimici e medicine, ma fortunatamente è stata soccorsa e salvata in tempo. In quell'occasione ha fortunatamente trovato il coraggio di raccontare la violenza ai poliziotti del commissariato di Terracina. Le successive indagini hanno permesso di risalire ai due stupratori, che nel frattempo avevano cercato di far perdere le loro tracce scappando da Terracina e tentando di cancellare ogni traccia della violenza e delle minacce. Uno dei due aveva addirittura denunciato lo smarrimento del suo cellulare e aveva rubato quello della ragazza per provare a cancellare i messaggi inviati. Uno dei due 20enni è stato rintracciato in Veneto e l'altro nel comune di Fondi. L'indagine è stata coordinata dal procuratore aggiunto di Latina Carlo Lasperanza,

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