La vicequestore No Green Pass si difende: “Andrò avanti con o senza divisa”
Dichiarazioni ‘gravissime': così la ministra dell'Interno Luciana Lamorgese ha definito le parole pronunciate dalla vicequestore di Roma Nunzia Alessandra Schilirò sul palco della manifestazione No Green Pass a Roma. "Sto seguendo la vicenda personalmente con il capo della polizia Lamberto Giannini – spiega Lamorgese – affinché vengano accertate, con assoluta celerità, le responsabilità sotto ogni profilo giuridicamente rilevante a carico dell'interessata". "È bello apprendere dai giornali, anziché dalla propria amministrazione, di essere già sotto procedimento disciplinare – ha dichiarato Schilirò in un post su Facebook – Sono molto serena. Mi è capitata l'occasione di esercitare i miei diritti previsti dalla Costituzione e l'ho fatto". E ha poi aggiunto: "Se l'amministrazione non gradisce la mia fedeltà alla Costituzione e al popolo italiano, mi dispiace, andrò avanti lo stesso. Ho scelto il mio mestiere, perché credevo che non ci fosse niente di più nobile del garantire la sicurezza di ogni cittadino, in modo che chiunque fosse libero di esprimere il proprio vero sé. Se questo mi viene negato, il mio mestiere non ha più senso. Andrò avanti sempre, con o senza divisa, per amore del mio Paese".
Vicequestore No Green Pass: avviata azione disciplinare
Dopo le parole pronunciate alla manifestazione No Green Pass che si è tenuta sabato a piazza San Giovanni, i vertici della polizia hanno avviato un'azione disciplinare nei suoi confronti. Schilirò, 43 anni, una lunga carriera in polizia con ruoli di rilievo, ha definito il Green Pass "la tessera della discriminazione, il marchio della discriminazione". "Sono qui oggi come libera cittadina per esercitare i miei diritti previsti dalla Costituzione", ha esordito parlando a San Giovanni. "Ho detto ad una mia amica che avrei partecipato, mi ha detto che sono pazza, ‘da domani non avrai più una carriera. Tanto il male ha già vinto' e io le ho risposto ‘il male non ha vinto‘". Intervistata da Byoblu, noto sito complottista e negazionista, aveva già dichiarato che il Green Pass è un "compromesso che non si può accettare".