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La truffa del sedicente maresciallo: una coppia di anziani consegna 7000 euro di gioielli d’oro

Come funziona la truffa del finto nipote e del sedicente maresciallo? Ne è stata vittima una coppia di anziani di Vittorino Romano, che hanno consegnato ad un truffatore 7000 euro di gioielli.
A cura di Alessia Rabbai
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Immagine di repertorio
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Ha truffato una coppia di anziani, facendo finta di essere prima loro nipote e poi un maresciallo dei carabinieri, spingendoli a dargli gioielli in oro dal valore di oltre 7000 euro. I carabinieri della Stazione di San Vittorino Romano hanno dato esecuzione ad un'ordinanza di applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari disposta dal Tribunale di Roma, nei confronti di un ventenne italiano, gravemente indiziato del reato di truffa aggravata.

Come funziona la truffa del finto nipote e del sedicente maresciallo

I fatti sono accaduti a dicembre scorso in zona San Vittorino Romano, dove la coppia di ottantasettenni abita. Rendendosi conto di essere stati truffati, i due anziani hanno sporto denuncia ai carabinieri. Secondo quanto riscostruito dai militari un uomo ha chiamato la coppia al telefono, spacciandosi per il nipote. Agli anziani avrebbe detto: "Nonni, ho bisogno di soldi per pagare alcune fatture, che papà non ha saldato" il tono era preoccupato. Dopo la prima telefonata ce n'è stata un'altra, stavolta da parte di un sedicente maresciallo dei carabinieri. L'interlocutore li ha avvertiti che, se non avessero pagato il debito di loro figlio, ci sarebbero state conseguenze legali gravi.

Hanno consegnato ad un truffatore 7000 euro di gioielli d'oro

La coppia allora si è preoccupata ed è stata spinta purtroppo con l'inganno e facendo leva sull'emotività, a consegnare gioielli in oro per un valore complessivo di oltre 7000 euro ad una persona che si è presentata alla porta di casa loro. Solo dopo aver dato via i gioielli i coniugi si sono resi conto di essere stati truffati. E hanno denunciato l'accaduto ai carabinieri. I militari di della Stazione di San Vittorino Romano hanno fatto le indagini e sono riusciti a risalire al ventenne. Si tratta di un giovane originario della provincia di Napoli, già noto alle forze dell’ordine per simili reati. I carabinieri lo hanno ritracciato e arrestato nella città partenopea, sottoponendolo alla misura cautelare dei domiciliari con il braccialetto elettronico nella propria abitazione.

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