La testimonianza di una 17enne: “Sesso al cimitero con i fratelli Bianchi, poi li hanno chiamati”
"Dopo circa cinque minuti ricordo che Marco, Gabriele e V. tornavano verso l’auto, e a quel punto ricordo che Marco mi diceva di scendere subito insieme alle mie amiche, senza darmi una spiegazione. Mentre andavo via con le mie amiche, ho visto un ragazzo di colore, riverso a terra, sul marciapiede a pochi metri da dove ci eravamo fermati prima con l’auto, immobile, con accanto alcune persone che gli davano il primo soccorso". A parlare sono le tre ragazze che la notte dell'omicidio di Willy Monteiro Duarte si erano appartate al cimitero con i fratelli Bianchi e un loro amico. Nel verbale pubblicato da la Repubblica, è riportata la versione delle tre giovani che quella sera erano in macchina durante il momento del pestaggio del 21enne di Paliano, ucciso a calci e pugni in piazza Oberdan a Colleferro. Le due hanno raccontato anche cos'è successo mentre si trovavano al cimitero e le telefonate ricevute dai due fratelli. "Rimanevamo lì per circa un’oretta e nel mentre ci trovavamo lì ricordo che squillava più volte uno o due cellulari in uso ai ragazzi, fino a che uno di loro, non ricordo chi, forse Gabriele, rispondeva al telefono e una volta chiusa la conversazione avvisava il fratello Marco e Vittorio che qualcuno stava litigando e loro dovevano accorrere per dargli una mano".
Omicidio Willy: le ragazze non hanno visto il pestaggio
Le due ragazze hanno però dichiarato di non aver visto il branco di Artena picchiare Willy. “Era palese che stesse accadendo qualcosa, tipo un litigio – ha spiegato una di loro ai carabinieri – Ma io non ho visto nessuno sferrare pugni o tirare calci”. L’altra ragazza conferma la sua versione: anche lei non avrebbe visto nulla. “Soffro di miopia e quella sera non indossavo gli occhiali perché li avevo dimenticati a casa, quindi da lontano non riesco a vedere granché”. Ma anche lei ammette di aver visto Willy steso in terra: “Abbiamo visto riverso in terra un ragazzo di colore, steso sul marciapiede e tanta gente intorno a lui”. Dopo che i fratelli Bianchi le hanno fatte scendere dalla macchina, non hanno fatto domande. Sono entrate in un locale e poi hanno trovato un passaggio per tornare a casa. Non hanno mai parlato con nessuno, nemmeno con i genitori, di quella notte.