La strategia della Regione Lazio contro la Variante Delta: tracciamento del 100% di tamponi positivi
Da lunedì 28 giugno la Regione Lazio andrà a caccia di ogni possibile focolaio di variante Delta del Covid-19, che ormai circola anche in Italia e che secondo gli esperi tenderà a diventare dominante nelle prossime settimane trasmettendosi con maggiore efficacia. La paura dunque è quella di una risalita dei contagi nonostante la campagna vaccinale proceda. L'assessore alla Sanità Alessio D'Amato ha annunciato che "sarà sequenziato il 100% dei tamponi positivi, e sarà creata una task-force che migliorerà ulteriormente l’attività di tracciamento". Un lavoro che coinvolgerà l'ospedale Lazzaro Spallanzani, l'Ifo e Tor Vergata, per potenziare il lavoro di tracing, per 13 centri ospedalieri e d'analisi coinvolti. Proprio per anticipare gli effetti della variante Delta il Lazio ha deciso di anticipare i richiami del vaccino Astrazeneca.
Variante Delta: quadruplicati i casi da maggio
Secondo quanto riferito lo scorso 25 giugno dall'ISS in Italia la variante dominante rimane quella Alfa (già nota come ‘Inglese'), ma la variante Delta "rappresenta ad oggi il 16,8% dei casi di Coronavirus nel nostro Paese, quadruplicata a giugno rispetto solo al mese scorso, quando invece era presente nel 4,2% dei contagi”. Vista la maggiore capacità di trasmissione di questa variante la strategia di riprendere un tracciamento serrato può essere particolarmente efficace ora che la curva dei casi è in discesa.
L'andamento dell'epidemia nel Lazio
Ieri, sabato 26 giugno, nel Lazio si sono registrati 79 casi positivi, dodici in meno di venerdì e 3 decessi, quando il giorno precedente erano stati 5. Continua a scendere il numero dei ricoverati, con 194 pazienti ospedalizzati (-30) e 60 in terapia intensiva (-4). In tutto sono stati effettuati oltre 26.000 test, 8.000 tamponi e 18.000 antigenici, con un rapporto tra positivi e tamponi dello 0,9% che scende allo 0,2% considerando anche gli antigenici.