La storia di Linda: “Picchiata a sangue, mio marito mi avrebbe ucciso. Salva grazie a mio figlio”
Massacrata di botte, picchiata selvaggiamente con il bastone di un mocio fino a farle perdere conoscenza e poi strangolata. Tre anni fa Linda Moberg è stata quasi uccisa dall'ex marito. Sarebbe morta, probabilmente, se non fosse intervenuto il figlio. Adesso ha raccontato la sua storia ai giudici e attende giustizia per sé e per tutte le donne vittime di violenza: "Ho atteso questo giorno da più di tre anni. Pensavo che mai sarebbe arrivato. Ho potuto finalmente fornire la mia testimonianza e non è stato certo facile, perché ricordare un episodio del genere fa male. Il mio ex marito mi voleva fare male quel giorno e probabilmente mi avrebbe voluto uccidere e credeva di avermi uccisa. Se non fosse stato per Riccardo, mio figlio, probabilmente non sarei qui oggi a parlare".
Linda ha raccontato ai microfoni di Fanpage.it i suoi ricordi di quella terribile giornata: "Mi ha picchiato, mi ha tirato calci e quant'altro in più riprese, fino a quando ha perso totalmente il controllo: ha preso un mocio e ha iniziato a picchiarmi selvaggiamente fino a quando non ho perso conoscenza. Sulle foto scattate dopo la violenza al mio volto, ci sono segni chiari di strangolamento. Quindi sicuramente ha tentato di strangolarmi dopo che io ho perso conoscenza. Quando mio figlio Riccardo è rientrato in casa, mi ha trovato che non respiravo più ed era convinto che fossi morta".
L'ex marito della signora potrebbe parlare in aula a fine gennaio 2023 e una data per la sentenza ancora non c'è. "Credo ancora nella giustizia, voglio crederci, voglio che il colpevole paghi e voglio proseguire anche dopo il processo, dopo la condanna, la mia lotta nel nome di tutte le donne vittime di violenza e anche per quelle donne che hanno denunciato e non sono state tutelate dalla legge e oggi non sono più tra di noi".
Intervista di Simona Berterame