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La storia di Daniele Potenzoni: dalla scomparsa il 10 giugno 2015 all’ultimo avvistamento in un video

Si trovava a Roma per assistere ad un’udienza papale: Daniele Potenzoni, 36enne milanese, è scomparso nel 2015 nella capitale. Ad 8 anni dalla scomparsa, è stato diffuso un video che sembra raffigurarlo: secondo le indagini, però, quello nei filmati sarebbe un uomo russo.
A cura di Beatrice Tominic
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Daniele Potenzoni, scomparso da Roma nel 2015.
Daniele Potenzoni, scomparso da Roma nel 2015.

Daniele Potenzioni è scomparso da Roma quando aveva 36 anni. Residente a Pantigliate, in provincia di Milano, era arrivato nella capitale per una gita in gruppo, per assistere ad un'udienza papale. Secondo le prime ricostruzioni, il ragazzo, che soffre di schizofrenia non aggressiva con tratti d'autismo, si sarebbe allontanato e avrebbe preso la metro da solo, facendo perdere le sue tracce. Dal giorno della sua scomparsa, nel giugno 2015, sono passati quasi otto anni. Di recente, però, è stato pubblicato online un video in cui appare un uomo che sembra proprio Daniele: anche suo padre, vedendo il filmato, ha detto che potrebbe trattarsi di suo figlio.

L'uomo nel video, proprio come Daniele, sembrava essere alto e con corporatura magra, con labbra sottili e orecchie pronunciate, il naso storto e i capelli rasati: come accertato dalle indagini, però, non si tratterebbe di Potenzoni. "Il consulente Edoardo Genovese e il legale Gennaro Gadaleta, dopo un’intensa attività di ricerca hanno accertato che la persona protagonista del video non è Daniele, il 43 enne scomparso a Roma prima di un’udienza del Papa, il 10 giugno 2015", si legge nel comunicato stampa.

Chi è Daniele Potenzoni, l'uomo scomparso a Roma il 10 giugno 2015

"Ieri alle 17 mi hanno chiamato gli operatori e mi hanno detto che non avevano più sue notizie dalla mattina", ha raccontato il padre il giorno dopo la scomparsa"Mi ero raccomandato di fare attenzione, Daniele non era mai andato via da Pantigliate senza di noi: qualora fosse successo qualcosa, si sarebbe spaventato e non avrebbe saputo a chi chiedere aiuto", ha raccontato spesso il padre. Daniele soffre di una forma di schizofrenia non aggressiva con tratti di autismo, è alto un metro e ottanta ed è di corporatura magra. Porta i capelli rasati, ha le labbra sottili e le orecchie pronunciate. Il naso, schiacciato, è un po' storto.

Il papà di Daniele Potenzoni.
Il papà di Daniele Potenzoni.

Quando è scomparso, ormai quasi otto anni fa, era un giorno di sciopero: la metropolitana romana, prossima alla chiusura, era piena di persone. Immediatamente sono partite le ricerche, ma l'abbigliamento con cui era stato cercato era diverso da quello che indossava in realtà. "Potrebbe essere in qualche famiglia, trattenuto e sfruttato, magari per lavorare in campagna. In città non penso, perché tutti lo vedrebbero", aveva aggiunto il padre Franco a Chi l'ha visto in occasione del sesto anniversario della scomparsa.

L'ultima volta in cui Daniele Potenzoni è stato visto a Termini

Daniele Potenzoni è scomparso da Roma il 10 giugno del 2015. Il ragazzo, residente in un paese in provincia di Milano, si trovava a Roma per una gita nella capitale per assistere ad un'udienza papale. Era partito per Roma senza la famiglia, insieme ad un gruppo di altri ragazzi e tre volontari, fra cui un infermiere e un educatore.

Il gruppo si trovava all'interno della stazione della metropolitana di Roma, alla fermata di Termini. Erano saliti su uno dei treni della linea A, ma essendo troppo affollato sono scesi poco dopo. Nessuno, però, ha controllato che fossero scesi tutti dal mezzo: Daniele è rimasto sul convoglio che è partito poco dopo. L'operatore che lo aveva accompagnato lo ha perso di vista, bloccato dalla moltitudine di persone nella stazione (era anche un giorno di sciopero dei trasporti pubblici).

In breve tempo sono state attivate le ricerche per tutta la zona circostante. Nessuno, però, è riuscito a trovare Daniele né a capire a quale fermata possa essere sceso. Con sé non aveva né soldi né cellulare. E in breve tempo si sono perse le sue tracce. Le ultime immagini lo raffigurano nella zona della stazione Termini, prima di salire sulla metro, non appena oltrepassati i tornelli, mentre si rigira fra le mani qualcosa, probabilmente il biglietto dell'Atac.

Gli errori commessi durante le ricerche

Nonostante l'impegno per cercare Potenzoni, fin dall'inizio, sono stati commessi degli errori durante le ricerche. Il primo errore è avvenuto poco dopo la scomparsa di Daniele: i vestiti indicati nella segnalazione erano diversi da quelli realmente indossati. Al momento della scomparsa, si era detto che indossava una polo blu a righe orizzontali colorate, dei pantaloncini viola e delle scarpe da ginnastica blu di marca Kappa con lacci arancioni. Invece, come si vede proprio dalle telecamere di videsorveglianza della stazione, il ragazzo, oltre alle scarpe viola, indossava una polo color salmone e dei pantaloni lunghi grigi.

Uno dei manifesti per la scomparsa di Potenzoni.
Uno dei manifesti per la scomparsa di Potenzoni.

Il processo all'infermiere: accusato di abbandono di incapace e poi assolto

"Non riesco a capire come faccia lo Stato a dire che non è colpa sua, mio figlio non è ancora con me. Se affido mio figlio, la responsabilità è loro", questo il commento del papà di Daniele Potenzoni con Federica Sciarelli durante una puntata di Chi l'ha visto? sull'assoluzione dell'infermiere che aveva accompagnato a Roma Daniele. "Mi dispiace, ma non è colpa mia quello che è successo", si era sempre difeso l'infermiere.

Gli avvistamenti e le segnalazioni sul caso Daniele Potenzoni

Numerosi sono stati gli avvistamenti di Daniele Potenzoni da parte dei cittadini e delle cittadine che, non appena si imbattono in una persona che ricorda Daniele, allertano le autorità.

Uno fra i primi, l'avrebbe visto aggirarsi nel centro di Roma, in zona San Pietro, in piedi ad una fermata dell'autobus. Accortosi subito della somiglianza con Potenzoni, il testimone si era avvicinato, chiedendogli dove fosse diretto. L'uomo gli avrebbe risposto indicando come meta il Verano, dove si pensava che il "potenziale Daniele" potesse aver trovato riparo per la notte. Poi è salito su un autobus della linea 490. E da quel momento si sono nuovamente perse le sue tracce.

Nel 2016 si è nuovamente tornati a sperare grazie ad un fermoimmagine pubblicato sui social dove appare un uomo senza fissa dimora seduto su una banchina della metropolitana di Roma, molto simile a Daniele. In questo caso, però, è stato il telegiornale regionale ha spegnere le speranze: i filmati risalivano a diverso tempo prima.

Dopo quasi quattro anni, invece, una lettera anonima imbucata a Firenze affermava che Daniele si sarebbe trovato in un convento a Roma, nel monastero di Santa Chiara, in via Vitellia, alle spalle di Villa Pamphilji, nel quartiere di Monteverde. Pochi mesi dopo, altre testimonianze lo avrebbero visto a Napoli, alla stazione centrale. Ma Daniele non è stato ritrovato: "Ti cercheremo sempre", ha però ricordato il papà del ragazzo, nel giorno del suo onomastico. Dopodiché non sono più arrivate nuove testimonianze, fino al video pubblicato qualche giorno fa.

L'ultimo video, il padre di Daniele: "Sembra proprio lui"

Di recente, infine, è stato diffuso un video in cui appare un uomo davvero molto simile a Daniele Potenzoni: "Sembra proprio lui, anzi, per noi fino a prova contraria è lui – aveva detto il padre di Daniele dopo aver visto il video – Speriamo che vengano fatte tutte le verifiche. Nel video si sentono frasi che potrebbero essere in russo, o in una lingua simile".

I controlli sono stati effettuati e sembra che non si tratti di Daniele: "Era stata la sorprendente somiglianza ad alimentare la speranza di poter riportare Daniele a casa – si legge nel comunicato – Non è stato possibile, al momento, dare un nome e cognome all’uomo ma di lui sono stati raccolti numerosi video che fanno capire che si tratta di un cittadino dell’Est Europa".

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