La storia di Angelo salvato a 26 anni dai medici del San Camillo dopo un grave incidente
Quella di Angelo Lemmetti, ventisei anni, è la storia di un ragazzo "nato due volte". Originario di Anagni, in provincia di Frosinone, è rimasto gravemente ferito in un incidente stradale a Ferentino, che il 23 luglio scorso gli è quasi costato la vita. A salvarlo e a dargli una seconda possibilità sono stati i medici dell'équipe dell'ospedale San Camillo-Forlanini.
Angelo è arrivato al pronto soccorso in una giornata d'estate, trasportato d'urgenza qui al San Camillo. Dai primi accertamenti è emerso che a seguito dell'incidente aveva riportato un’emorragia cerebrale, fratture costali e pneumotorace, fratture degli arti inferiori: un quadro clinico davvero drammatico. È stato sottoposto d’urgenza al posizionamento di drenaggio toracico e stabilizzazione ortopedica delle fratture e subito dopo ricoverato in Terapia Intensiva nella Uosd Shock e Trauma di Emiliano Cingolani. I radiologi d’urgenza, diretti da Michele Galluzzo, analizzando la Tac hanno trovato una lesione grave e potenzialmente mortale a causa dell'impatto nell'incidente che ha provocato il distacco del bronco principale sinistro dalla trachea.
I chirurghi toracici Giuseppe Cardillo e Sara Ricciardi l'hanno operato ricostruendogli le vie aeree, ricollegando il bronco alla trachea. Ma nei giorni seguenti il polmone sinistro tendeva a richiudersi e il destro peggiorava. Per circa una settimana, mentre Angelo respirava solo grazie alle macchine gli pneumologi del gruppo di endoscopia bronchiale di Sandro Batzella cercavano di riaprire il bronco. Angelo ha avuto bisogno di una nuova operazione per l'asportazione del polmone.
"Si tratta di una procedura eseguita pochissime volte al mondo e con un tasso di mortalità di oltre il 60% – ha spiegato Cardillo, direttore della Uoc Chirurgia Toracica – E se pensiamo che è stato eseguito dopo un precedente evento traumatico di questo livello, possiamo definirlo eccezionale". Otto giorni dopo l’intervento le condizioni dell'unico polmone di Angelo sono migliorate e successivamente è tornato a respirare da solo. A settembre Angelo è uscito dalla Terapia Intensiva per poi iniziare il percorso di riabilitazione con l'obiettivo di riprendere a poco a poco la sua quotidianità. "Le condizioni di Lemmetti sembravano senza speranza – ha commentato Cingolani, direttore dell’Unità Shock e Trauma – vederlo risorgere giorno dopo giorno è stata per noi una gioia incredibile".