La storia della Madonnina di Civitavecchia che piangeva sangue: il primo “miracolo” televisivo
Maria Giuseppa Scarpulla, alias Gisella Cardia avrebbe ricevuto donazioni da alcuni fedeli. Una persona in particolare gli avrebbe dato una cifra paria a circa 100 mila euro. Soldi versati per la onlus Madonnina di Trevignano, con i quali la coppia avrebbe acquistato il terreno in via Campo delle Rose, in cui la cinquantatreenne sostiene che il giorno 3 di ogni mese da aprile 2016 le apparirebbe la Madonna e dove si radunano migliaia di fedeli. Il caso della statuetta della Madonna di Trevignano che piange sangue non è però né il primo nell'unico fenomeno del genere nell'hinterland di Roma.
A Civitavecchia nel lontano 1995 una statuetta della Madonna avrebbe pianto sangue davanti a Jessica Gregori, una bambina di cinque anni e a una cinquantina di persone. Oggi è custodita in una teca all'interno della Chiesa di Sant'Agostino, oggi Santuario della Madonna delle Lacrime in via Fontanetta a Borgo Pantano. La Madonna sarebbe inoltre apparsa alla piccola ben 92 volte tra il 2005 e il 2006, dandole dei messaggi che non può rivelare.
La storia della Madonnina di Civitavecchia che piangeva sangue
Una statuetta della Madonna a Civitavecchia nel secolo scorso ha attirato l'attenzione dei giornalisti ed è finita sulle cronache, perché si ritiene che abbia lacrimato quattrodici volte tra il 2 febbraio e il 15 marzo del 1995. Il fenomeno sarebbe avvenuto alla presenza di una cinquantina di persone. Si tratta di una statua di gesso che raffigura Maria nel suo appellativo di Regina della Pace, alta poco più di una quarantina di centimetri e opera dell'artigiano croato Sthepan Vlaho. Come la statuetta di Trevignano, anche quella di Civitavecchia è stata acquistata a Medjugorje.
A portarla in Italia è stato l'allora parroco della Chiesa di San'Agostino Pablo Martìn il 16 settembre 1994, che l'ha regalata alla famiglia Gregori. Per lei era stata costruita una nicchia in giardino. Il 2 febbraio 1995 intorno alle ore 16.20, Jessica, di cinque anni, ha detto ai genitori di aver visto un liquido scendere dagli occhi della statua. La famiglia ha subito avvisato il sacerdote, che ha raggiunto l'abitazione e avrebbe assistito anch'egli al fenomeno. La lacrimazione si sarebbe ripetuta nei giorni seguenti davanti ad altre persone, attirando l'attenzione dei fedeli e della stampa.
Il sangue sulla Madonnina di Civitavecchia è di una persona di sesso maschile
Sul fenomeno l'allora vescovo della Diocesi Civitavecchia-Tarquinia, monsignor Girolamo Grillo ha nominato una commissione teologica davanti alla quale le persone che avrebbero assistito alla lacrimazione hanno rilasciato la loro testimonianza giurata. La statua è stata prelevata dall'abitazione e sono state fatte le analisi per determinare la natura del sangue. Custodita nella chiesa di Sant'Agostino, è stata poi presa in carico dalla diocesi. I risultati delle analisi svolte sul sangue sono stati divulgati il 28 febbraio dello stesso anno: apparteneva ad una persona di sesso maschile. Le verifiche sulla statua hanno inoltre portato ad escludere che al suo interno fosse presente un congegno, che potesse provocare meccanicamente la fuoriuscita del sangue.
La Madonnina di Civitavecchia è esposta alla venerazione dei fedeli
Sul fenomeno delle lacrimazioni della statuetta della Madonnina di Civitavecchia è stato informato il Vaticano, la Chiesa cattolica non si è ancora espressa ufficialmente. Tuttavia c'è stato un riconoscimento indiretto in quanto la statua della Madonnina di Civitavecchia è arrivata nelle mani di Papa Giovanni Paolo II che a giugno del 1995 l'ha tenuta con sé in Vaticano, è stata portata in processione a Civitavecchia e ne è stata incoraggiata la devozione. Ora si trova nella chiesa di Sant'Agostino ed esposta per le preghiere dei fedeli.