La storia del Bambinello di Gallinaro e dei seguaci scomunicati da Papa Francesco
La vicenda della statuetta della Madonna di Trevignano Romano che piange lacrime di sangue è tornata all'attenzione mediatica a seguito delle migliaia di fedeli che raggiungono il Comune sulle sponde del Lago di Bracciano. Nel terreno di via Campo delle Rose si radunano in preghiera intorno a Gianni e a sua moglie Maria Giuseppa Scarpulla, alias Gisella Cardia, che sostiene le appaia la Madonna ogni giorno 3 del mese da aprile 2016. Sul fenomeno la Chiesa cattolica è cauta e non si è ancora pronunciata, il vescovo Marco Salvi ha annunciato l'apertura di una commissione diocesana.
Il caso della Madonna di Trevignano non è però il solo in cui una statuetta religiosa si ritiene abbia lacrimato sangue. Ventotto anni fa a Civitavecchia la una statuetta di gesso della Regina della Pace acquistata anch'essa a Medugorje, avrebbe lacrimato prima davanti a Jessica Gregori, una bambina di cinque anni alla quale sarebbe poi apparsa la Madonna ben 92 volte tra il 2005 e il 2006 dandole dei messaggi segreti e alla presenza di una cinquantina di persone, che hanno rilasciato la loro testimonianza giurata davanti alla commissione teologica istituita dal vescovo. Un altro caso di fenomeni religiosi "soprannaturali" avvenuti in passato è quello del Bambinello di Gallinaro, i cui seguaci hanno ricevuto la scomunica del Papa e richiesto l'intervento delle forze dell'ordine, con quattordici indagati per truffa e riciclaggio, poi prosciolti.
La storia del culto del Bambinello di Gallinaro
Il culto del Bambinello di Gallinaro parte dal racconto di una bambina di sette anni, Giuseppina Norcia, nata nel 1940 nel centro di poche centinaia di abitanti in Val Comino, nel Frusinate. Durante la sua Prima Comunione il 13 giugno del 1947 ha detto di aver visto Gesù Bambino scendere su una nuvola. E ha spiegato di averlo poi rivisto quattro anni più tardi quando era malata. Oltre a Gesù Bambino le sarebbero apparsi anche la Madonna e San Michele Arcangelo. Nel 1975 sua madre ha costruito la Culla del Bambino Gesù. Un luogo che è diventato meta del pellegrinaggio e di preghiere di migliaia di persone. Il 4 ottobre del 2015 è nata la Chiesa cristiana Universale della Nuova Gerusalemme. Giuseppina Norcia è morta il 5 luglio del 2008.
La scomunica di Papa Francesco e 14 indagati per truffa, poi prosciolti
Il 29 maggio del 2016 Papa Francesco ha scomunicato i fedeli di questa "Nuova Chiesa" per gravi posizioni scismatiche. La diocesi di Cassino-Sora-Pontecorvo già dal 1992 aveva messo in guardia i fedeli rispetto a fatti "soprannaturali" come presunte guarigioni, rispetto alle quali la Chiesa cattolica non si era espressa. A guidare la "Nuova Chiesa" è stato il genero della defunta Giuseppina Samuele Morcia e le celebrazioni avvenivano in una struttura a forma di Arca, costruita per accogliere i fedeli.
A ottobre del 2019 carabinieri, polizia e Guardia di Finanza coordinati dalla Procura di Cassino hanno fatto un blitz all'alba in provincia di Frosinone, Napoli, Aosta e Parma, con decine di perquisizioni nelle abitazioni di persone riconducibili alla "Chiesa Cristiana Universale della Nuova Gerusalemme". L'esito è stato di quattordici nomi iscritti nel registro degli indagati, tra i quali anche impiegati comunali, per il reato di truffa e riciclaggio, poi tutti prosciolti. A chiedere l'archiviazione è stato lo stesso pubblico ministero Roberto Bulgarini Nomi, che ha disposto le perquisizioni, richiesta che il giudice ha accolto.