La sorella di Thomas, ucciso ad Alatri: “Perché a lui?”. Oggi la fiaccolata in ricordo del 19enne
"Alle volte è importante parlare dei propri problemi con persone che sono pronte ad ascoltarti, altre è buono anche rifletterci su da soli. Sono molte le domande, le azioni, i pensieri e le parole, ma niente aiuta a rispondere ad una delle domande più persistenti che ci facciamo quasi tutti. Perché? Perché a lui?". Inizia così il post della sorella di Thomas Bricca, il ragazzo ucciso ad Alatri la sera del 30 gennaio da due persone di cui al momento non si conosce ancora l'identità.
La ragazza, insieme alla sua famiglia, chiede con forza ormai da un mese che sia fatta giustizia per suo fratello. Questa sera ci sarà una fiaccolata organizzata dalla famiglia, mentre domani si terrà una messa in ricordo del ragazzo. Iniziative partecipate da tutta la comunità di Alatri, che segue la vicenda con il fiato sospeso.
Al momento non c'è stato nessun fermo per l'omicidio del ragazzo. L'unico indagato, Mattia Toson, è stato rilasciato dopo sei ore di interrogatorio, nonostante la posizione sua e della sua famiglia rimanga al vaglio degli inquirenti. Il ragazzo era già stato interrogato insieme al fratello nei giorni immediatamente successivi alla sparatoria. Si erano presentati entrambi in caserma spontaneamente e sono stati rilasciati dopo un interrogatorio durato tutta la notte. Nel frattempo i militari hanno continuato con sopralluoghi e perquisizioni che, per ora, non hanno dato i risultati sperati. Non sono stati trovati né l'arma del delitto né lo scooter T-Max usato dai due sicari per arrivare in piazza e fuggire.
Sulle indagini vige il massimo riserbo. Non è trapelato nulla nemmeno dell'interrogatorio di Toson, tornato a casa dopo essere stato trattenuto in caserma. Se abbia fornito elementi utili alle indagini, non è al momento noto.