La sinistra scrive al sindaco Gualtieri: “Bloccare gli sfratti nell’anno del Giubileo”
Una tregua giubilare per gli sfratti. Nel 2023 la capitale è stata la città con più sfratti, il 2024 non sarà da meno, e il 2025? Nell'Anno Santo sempre di più sono le voci di chi chiede di bloccare l'esecuzione degli sfratti, visto e considerato anche che le dinamiche del mercato immobiliare generate proprio dall'evento giubilare hanno reso sempre più difficile per tantissime famiglie reperire un alloggi sul mercato. In particolare è scelta dei locatari di orientarsi sugli affitti brevi a far contrarre la domanda, facendo innalzare di conseguenza i prezzi. Case in affitto ce ne sono sempre meno dunque, e quelle che ci sono hanno prezzi per molti irraggiungibili.
Ora il tema è posto all'attenzione del sindaco Roberto Gualtieri anche dalla sua stessa maggioranza. La segreteria dell'area metropolitana di Roma di Sinistra Italiana ha scritto una lettera al prima cittadino pubblicata da Fanpage.it, per mettere nero su bianco la richiesta di arrivare al blocco dell'esecuzione degli sfratti nel più breve tempo possibile, per evitare i più drammatici contraccolpi sociali del maxi evento che sta per iniziare, ma anche di continuare con decisione la strada imboccata con il Piano Casa del comune.
La lettera di Sinistra Italiana al sindaco Gualtieri
Caro sindaco,
Roma si appresta ad affrontare l'anno giubilare. Una sfida importante e complessa di cui sentiamo tutto il peso come parte della maggioranza di governo della città. Una sfida iniziata da tempo con scelte, investimenti e lavori importanti voluti dall’amministrazione capitolina al fine di accogliere le tante persone che attraverseranno Roma, cogliendo questa occasione per migliorare infrastrutture e servizi che miglioreranno la città e la qualità di vita dei romani. Ciononostante l’arrivo a Roma dei 30 milioni di visitatori stimati sta avendo come conseguenza tangibile l'esplosione della locazione breve rivolta al turismo di massa a scapito degli affitti a lungo termine; una dinamica che si manifesta nella ripresa degli sfratti per finita locazione e soprattutto nella drammatica carenza di alloggi in locazione permanente per le famiglie e le persone residenti.
Un fenomeno – quello dell’overturism – che coinvolge le maggiori città italiane ed Europee e nei confronti del quale alcune amministrazioni stanno tentando di porre rimedio. Come ad esempio Firenze e Bologna dove si sta cercando di tutelare i centri storici in attesa di una normativa nazionale che dia ai Comuni strumenti di intervento efficaci. Oppure come Barcellona ed altre metropoli europee.
Nella nostra città questa difficoltà si sovrappone ad una situazione di criticità pregressa delle politiche abitative che ben conosce, contribuendo ad acuire la condizione di vita di molte persone. Le oltre 18.000 domande di alloggi popolari, il caro affitti che incide per il 40-45% sui redditi familiari, le migliaia di sfratti per morosità, la vendita di parti importanti di un patrimonio pubblico (regionale e comunale) già insufficiente e quello degli ex enti previdenziali, su cui gravano anche le lungaggini per l’applicazione della sanatoria del 2013 per migliaia di famiglie, sta provocando la tempesta perfetta. Affitti fuori controllo, garanzie e caparre oltre la realtà e le disponibilità economiche dei cittadini, espulsione dei ceti medio-bassi dall'area interna al Raccordo Anulare, aumento delle coabitazioni forzate e delle persone che vivono in auto. Questo è quello che ci raccontano le decine di amministratori municipali di Sinistra Italiana e AVS impegnati ad intervenire a tutela del diritto all'abitare con un strumenti sempre più spuntati e insufficienti.
Uno "tsunami sociale" alimentato dalla totale assenza del Governo sul tema delle politiche abitative; mentre ancora attendiamo il misterioso Piano Casa del Ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini tolgono quei minimi strumenti di welfare, già insufficienti, come il contributo per l’affitto o per la morosità incolpevole.
Per tutto questo chiediamo, come forza politica di maggioranza, che il Sindaco di Roma e l'Assessore alle Politiche Abitative Tobia Zevi si impegnino per chiedere al Prefetto di Roma e al Ministro competente, nell’occasione dell’avvento dell’anno giubilare rivolto all’accoglienza degli ultimi, un immediato blocco degli sfratti, una moratoria generalizzata dei provvedimenti di esecuzione degli sfratti al fine di porre un freno ad un emorragia grave che rischia di rendere vani anche gli sforzi che l'amministrazione sta facendo sulle politiche per l'abitare, dagli investimenti messi a bilancio per nuova edilizia residenziale pubblica fino ai nuovi strumenti di intervento e di welfare abitativo come l’Agenzia Comunale per la casa e la nuova delibera 163.
Crediamo che tutti i livelli di responsabilità istituzionale debbano convenire che l’anno giubilare si caratterizzi per la solidarietà verso i più deboli piuttosto che per l'aumento delle tensioni sociali. Un orientamento che dovrebbe coinvolgere anche la stampa locale e nazionale per dare ai cittadini romani un chiaro segnale degli intendimenti dell’amministrazione capitolina.