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La showgirl Daniela Martani alla Porta Santa protesta contro la corrida, fermata dalla polizia

Vestita da angelo e con un cartello, la showgirl e attivista Daniela Martani ha protestato contro la corrida all’apertura della Porta Santa a San Paolo Fuori le Mura, chiedendo a Papa Francesco di pronunciarsi sulla sua abolizione.
A cura di Alessia Rabbai
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Daniela Martani durante la protesta e il fermo (Foto di Peta)
Daniela Martani durante la protesta e il fermo (Foto di Peta)

"Non c'è nulla di santo nel torturare e uccidere creature di Dio come forma d'intrattenimento per gli esseri umani". La showgirl e attivista per i diritti degli animali Daniela Martani oggi ha fatto un'azione di protesta nonviolenta davanti alla basilica di San Paolo fuori le Mura, in occasione dell'apertura della Porta Santa, che c'è stata stamattina, l'ultima di questo Giubileo 2025. Martani è stata subito fermata dalla polizia, che l'ha portata via nella volante, per gli accertamenti di rito.

Si tratta di una delle battaglie che sta portando avanti Peta, un'organizzazione no-profit a sostegno dei diritti degli animali. "Dopo quattro ore in Questura ci hanno rilasciate – spiega Martani in una storia Instagram mentre è in auto in compagnia della responsabile delle dimostrazioni Peta in Europa – Ci hanno denunciate per manifestazione non autorizzata, soltanto perché facevamo delle foto contro le corride, contro una delle più terribili violenze che vengono perpetrate nei confronti degli animali. Noi abbiamo portato semplicemente l'attenzione su questo tema, che viene avallato dalla Chiesa cattolica".

Daniela Martani chiede a Papa Francesco di pronunciarsi contro le corride

L'azione nonviolenta messa in campo oggi da Daniela Martani aveva come obiettivo quello di far arrivare un messaggio chiaro e forte a Papa Francesco, per chiedergli nel suo ruolo di vicario di Cristo di prendere una posizione contro le corride dei tori, di pronunciarsi contro di queste "chiudendone la porta" per salvare la vita di tanti animali che soffrono e muoiono solo per il puro e crudele divertimento umano. Una richiesta quella rivolta al Pontefice, che da tempo Peta sta portando avanti, con la speranza che il Papa possa dare agli animalisti un sostegno, per salvare tanti tori vittime della crudeltà dell'essere umano.

Fa riflettere quanto scritto da Papa Francesco nella sua enciclica Laudato Si’: "Ogni atto di crudeltà verso qualsiasi creatura è ‘contrario alla dignità umana'" dunque anche gli animali e i tori. Ma prima di Papa Francesco già Pio V nel XVI secolo aveva vietato la corrida, definendola "spettacolo crudele e vile del diavolo e non dell'uomo" e contraria "alla pietà e carità cristiana".

Le azioni nonviolente degli animalisti contro le corride

Non è la prima volta che accadono episodi del genere durante solennità religiose, ma gli animalisti le hanno colte in più occasioni, per amplificare il messaggio a difesa dei diritti degli animali. È successo per esempio anche l'8 dicembre scorso, giorno della festa dell'Immacolata Concezione, quando al passaggio del Pontefice in auto due animaliste hanno saltato le transenne, per protestare sempre contro le corride.

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