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La serata di Sgarbi al Maxxi a Roma tra insulti, volgarità e l’elogio del c…: chieste dimissioni

L’intervento al Museo Maxxi di Roma del critico d’arte e sottosegretario alla Cultura, Vittorio Sgarbi, è stato criticato perché giudicato volgare, ricco di insulti e parolacce, espressioni sessiste e discorsi sul membro maschile.
A cura di Enrico Tata
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Lo scorso 21 giugno era il programma al Maxxi di Roma l'evento inaugurale della stagione estiva: "Morgan incontra Vittorio Sgarbi per un inedito faccia a faccia su gusti e passioni, tra parole e note suonate al piano", recitava l'annuncio dello spettacolo sulla pagina Facebook del museo. Ebbene l'intervento del critico d'arte e sottosegretario alla Cultura è stato criticato perché giudicato volgare, ricco di insulti e parolacce, espressioni sessiste e discorsi sul membro maschile.

Un esempio:

"Houellebecq dice che c'è un momento della vita in cui noi conosciamo un solo organo: il c…. Il c… è un organo di conoscenza, cioè di penetrazione, serve a capire. Poi, dopo i 60 anni, scopri che ci sono anche altri organi, c'è per esempio il colon, il pancreas, la prostata. Io non sapevo che cazzo fosse ‘sta prostata, mai incontrata, a un certo punto sui 67 appare la prostata e tu devi fare i conti con questa tr…, put… di merda che non hai mai incontrato in vita tua. Il c… se ne va e arriva la prostata".

Il Pd chiede intervento di Sangiuliano

In una nota congiunta i componenti delle commissioni cultura di Camera e Senato del Partito democratico hanno chiesto al ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, "di venire a riferire in Aula e di spiegare le ragioni per cui un'istituzione culturale importante come il Maxxi possa essere oggetto di una deriva degradante come questa".

Carlo Calenda, leader di Azione, su Twitter ha scritto: "Che vergogna. Altro che cultura di destra. Peccato, pensavo Giuli fosse una persona educata. Povera Patria".

La lettera dei dipendenti del Maxxi a Giuli

Stando a quanto ricostruito, al termine della serata alcuni dipendenti del museo avrebbero scritto al presidente del Maxxi, Alessandro Giuli, una lettera per chiedergli di tutelare la dignità del Maxxi. Dopo alcune indiscrezioni, i dipendenti hanno espresso "la propria solidarietà al presidente Giuli per la strumentalizzazione mediatica e politica di una lettera riservata e personale in cui si esprimeva una riflessione collettiva. Alla lettera è seguita con immediatezza la risposta del presidente, con l'invito a un incontro importante e significativo".

I 44 dipendenti del museo hanno ribadito la richiesta di evitare di strumentalizzare "quello che era solo un passaggio nel dialogo interno tra governance della Fondazione ed una parte del personale e rendono nota la lettera del 28 giugno con cui già ribadivano la loro stima nella presidenza". Per questo hanno allegato il testo di una seconda lettera inviata a Giuli:

"Gentile presidente, in aggiunta a quanto espresso nella nota del 22.06 relativamente alla serata inaugurale di Estate al MAXXI, ci teniamo a precisare che in nessun modo le nostre parole erano intese come atto di sfiducia nei confronti della presidenza della Fondazione, piuttosto erano volte a consolidare il dialogo costruttivo e aperto. Nel rinnovarle la piena fiducia, cogliamo l'occasione per ringraziarla del confronto e del tempo che ci ha dedicato".

Sgarbi rilancia: "Non mi dimentico, anzi rivendico tutto"

Intanto Sgarbi si difende e rilancia: "Se mi dimetto? Ma non scherziamo. Anzi rivendico tutto quello che ho fatto e detto.Sono libero di parlare. Allora censuriamo Petrolio di Pasolini, Houellebecq, Dieci ragazze per me di Battisti, Mozart, Lorenzo da Ponte o chiediamo a Manzoni di ritirare Merda d'artista, uno dei capolavori del ‘900? È una strumentalizzazione ridicola, non ho mai letto niente di più idiota".

Il ministro Sangiuliano: "Turpiloquio sempre inammissibile"

"Sono da sempre e categoricamente lontano da manifestazioni sessiste e dal turpiloquio, che giudico sempre e in ogni contesto inammissibili e ancor più in un luogo di cultura e da parte di chi rappresenta le Istituzioni. Il rispetto per le donne è una costante della mia vita. Per me essere conservatori significa avere una sostanza, uno stile e anche un'estetica di comportamento", ha dichiarato il ministro della cultura, Gennaro Sangiuliano, che ha scritto una lettera a Giuli. "La libertà di manifestazione del pensiero deve essere sempre massima e garantita a tutti, ma trova il suo limite nel rispetto delle persone. Anche le forme dell'espressione non devono mai ledere la dignità altrui. Le istituzioni culturali, e so che Alessandro Giuli è d'accordo con me, devono essere aperte e plurali ma lontane da ogni forma di volgarità. Chi le rappresenta deve mantenere un rigore più alto di altri".

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