Il 2024 è stato un anno tosto per i romani. Dodici mesi segnati soprattutto dalla presenza dei cantieri del Giubileo e di cantieri "con" il Giubileo, che hanno reso spesso la vita più difficile ai cittadini, che già si barcamenano in una città il cui più grande problema è senza dubbio la mobilità. Il traffico ruba tempo e serenità, rende la vita più stressante.
Ora il sindaco Roberto Gualtieri, che ha trovato una sua chiave di comunicazione diretta con i romani, grazie ai video in cui un po' Alberto Angela o un po' tecnico dell'Anas spiega cosa accade dietro le orso grill dei cantieri, dovrà convincere i romani che ne è valsa la pena.
La città è stata per buona parte "scartata", le nuove piazze inaguarate, l'unboxing delle fontane restaurate è terminato. E ora?
Il 2025 sarà l'anno in cui scopriremo se il piano del primo cittadino funzionerà: chiedere ai cittadini sacrifici e pazienza per rendere poi loro una città migliore, dove qualcosa inizi a essere normale, in cui la gestione dell'ordinario non sembri più un'impresa titanica, dove abitare sia un po' meno faticoso.
Era la scommessa di Roberto Gualtieri fin dall'inizio: iniziare il mandato con la consapevolezza che non sarebbe stato facile rimettere in sesto la città, mettere a terra opere e interventi finanziati per il Giubileo e con il PNRR, sperando che tutto andasse per il meglio, così da raccoglierne i frutti nella seconda metà del mandato.
In questi due anni e mezzo di governo l'amministrazione ha evitato nuove crisi dei rifiuti, rendendo la raccolta più regolare (lo smaltimento e la chiusura del ciclo dei rifiuti è tutt'altra questione), e su altri settori come la cura del verde i miglioramenti sono stati palpabili, ora con la chiusura dei cantieri e l'arrivo a termine di importanti investimenti sul trasporto pubblico locale tra ammodernamenti e nuovi convogli, la speranza è che il servizio di trasporto pubblico locale migliori sensibilmente.
Gualtieri si augura che i romani insomma, possano cominciare a vedere i frutti di lavori e investimenti, con miglioramenti tangibili nella loro vita. E di conseguenza far salire il tasso di gradimento per l'operato della giunta.
C'è un'incertezza però all'orizzonte: gli effetti complessivi del Giubileo miglioreranno o no la vita dei romani alla fine? Già la crisi della casa è un tema tornato al centro dell'attenzione, il rischio è che i benefici non ricascheranno nelle periferie della città. Che la redistribuzione del dei disagi subiti e dei benefici goduti sia decisamente diseguale. Insomma, chiusa questa prima fase di governo, sarebbe il caso che Gualtieri e la giunta comincino a mettere sul serio mano alla questione sociale e al modello di sviluppo futuro di Roma, che per ora sembra immaginarsi solo come una grande calamita per turisti.