La rivale saudita della Capitale per Expo 2030 sulle maglie della Roma, Raggi: “È una vergogna”
Il prossimo 28 novembre, a Parigi, sarà votata la città che ospiterà Expo 2030. Le tre finaliste sono Busan, per la Corea del Sud, Roma, per l'Italia e Riyadh per l'Arabia Saudita. Si tratta di un evento che, come già accaduto per Milano nel 2015, porta ospiti e attenzioni da ogni parte del mondo. Per questo motivo sta facendo discutere nella Capitale l'annuncio pubblicato ieri, mercoledì 4 ottobre, dalla società calcistica As Roma.
I giallorossi, infatti, hanno firmato un accordo di sponsorizzazione biennale con Riyadh Season, che prevede il logo dell'iniziativa saudita stampato sulla maglia: "È una vergogna", ha commentato la presidente della commissione Expo Virginia Raggi, "la Roma si può far sponsorizzare da chi vuole, ma è una questione di modi e di tempi".
L'accordo tra As Roma e Riyadh Season
In un'intervista rilasciata al quotidiano La Repubblica, l'ex sindaca di Roma e oggi consigliera d'opposizione ha criticato la scelta della società del gruppo Friedkin, da anni in trattativa con il Comune per la costruzione dello stadio di proprietà. "Per mettere il nome di Riyadh, prima concorrente della Capitale nella rincorsa all'edizione 2030 di Expo", osserva Raggi, "si poteva aspettare il 28 novembre".
Riyadh Season, che ora è il main sponsor della Roma e che avrà il suo logo stampato al centro della maglia giallorossa, è un'iniziativa pianificata da diverse autorità saudite come il ministero della Cultura e quella Generale per lo Sport. Si aprirà il prossimo 28 ottobre e comprenderà, tra manifestazioni di musica e intrattenimento vario, anche un'amichevole tra la squadra locale e la Roma.
Si tratta di una sponsorizzazione di durata biennale che porterà in totale nelle case della società giallorossa all'incirca 25 milioni, quindi 12,5 milioni a stagione.
L'ipotesi logo Expo 2030
"Vedere una cosa del genere fa male", ha commentato Raggi. L'ex sindaca ora ricopre il ruolo, oltre che di consigliera, anche di presidente della commissione Expo e ha spiegato che da uno studio commissionato alla Luiss è emerso che se la Capitale ospiterà la manifestazione, questa potrebbe portare un ritorno di 50 miliardi di euro.
Per questo motivo, afferma Raggi per chiudere la polemica sulla sponsorizzazione di Riyadh, "sarebbe bello se la Roma mettesse sulle proprie magliette il logo per dare un sostegno alla nostra candidatura". Cosa che, conclude, "potrebbe fare anche la Lazio".