La rimessa dei bus trasformata in un’officina: i meccanici riparavano prima le auto private
Le prove raccolte da Cotral sulle attività illecite che avvenivano all’interno del deposito di Latina non lasciano spazio a dubbi: quella rimessa, infatti, invece di essere esclusivamente il luogo addetto al riparo dei mezzi di trasporto della controllata della Regione Lazio, era stata adibita a officina per privati.
È quanto emerge dall’inchiesta interna, riportata stamattina sulle pagine di Repubblica, dell’azienda regionale dei trasporti. La situazione andrebbe avanti da svariati mesi: otto dipendenti, tra meccanici e capotecnici, sono stati sospesi e rischiano ora il licenziamento.
Manutenzioni sospette e lunghi tempi di attesa
L’inchiesta è partita a marzo: le prime testimonianze di sospetti malfunzionamenti del sistema – tempi di attesa molto lunghi e movimenti non chiari – sono state seguite da alcune denunce anonime su disagi e ritardi legati all’officina di Latina. A quel punto, la Compagnia Trasporti Laziali ha deciso di portare avanti un’estesa indagine su più impianti per risolvere infine il nodo delle riparazioni anomale: tra aprile e giugno numerosi depositi sono stati sorvegliati di nascosto attraverso un sistema di telecamere.
Proprio questi filmati hanno permesso di smascherare il sistema in atto e inchiodare i dipendenti coinvolti: secondo quanto riportato da Repubblica, infatti, invece di lavorare sugli autobus dell’azienda, ben otto persone – tra operai e responsabili diretti (su 12 dipendenti totali) – durante l’orario regolare di lavoro effettuavano riparazioni di vetture private. Non solo di macchine degli stessi dipendenti, ma anche di “clienti” esterni, come fosse una vera e propria officina a carico di Cotral: dalle indagini infatti emerge che non solo queste attività illecite di manutenzione avvenivano negli spazi dell’azienda, ma anche che venivano utilizzati pezzi di ricambio e specifici attrezzi destinati ai bus, pagati quindi dalla compagnia.
L’inchiesta
Tra i mesi di marzo e giugno, grazie anche alle telecamere nascoste nel deposito sotto osservazione, sono stati documentati numerosi illeciti che avvenivano tra le mura della rimessa di Latina, importante snodo che collega il litorale a Sud di Roma, i Castelli Romani e, in generale, il basso Lazio. Oltre alla questione delle riparazioni a privati, mentre gli autobus di linea venivano lasciati in attesa nel piazzale antistante, sono stati documentati anche svariati furti di gasolio e urea. Sono otto le persone al momento sospese che rischiano il licenziamento, tra meccanici e capotecnici, coinvolto anche il capoimpianto.