La resa del centro storico di Roma: “Non riusciamo a contrastare il degrado”

"Restituisco i poteri al Comune, perché è talmente alta l'emergenza sociale che non siamo in grado di affrontare" alcune situazioni di degrado nel centro di Roma. Una sorta di resa incondizionata da parte della presidente del Municipio I della Capitale, Lorenza Bonaccorsi, che ha ammesso, in una lettera pubblicata dal Messaggero, di non essere in grado, per mancanza di strumenti e risorse, di intervenire e risolvere problemi legati al decoro di diversi punti centrali della città.
Da piazza Pepe all'Esquilino a via Pretoriano (tra Termini e il Policlinico), da via Cipro (davanti alla stazione della metro) a piazzale dei Partigiani e piazzale Ostiense. Rifiuti, sporcizia, spacciatori e scippatori, ambulanti abusivi: situazioni che il municipio non riesce a gestire e per le quali ha chiesto l'aiuto del sindaco Gualtieri, rimettendo alla giunta le competenze su queste aree centrali o semicentrali della città.
"Restituisco i poteri al Comune, perché è talmente alta l'emergenza sociale che non siamo in grado di affrontare queste situazioni. Dovremmo avere maggiore forza in termini di risorse, competenze e personale", ha spiegato Bonaccorsi nella lettera. La presidente ha ricordato per esempio di aver incontrato alcuni mesi fa "i cittadini dell'Esquilino per trovare una soluzione contro il degrado a piazza Pepe, che deve essere bonificata anche per le ripercussioni che crea il vicino mercato. Ma è impossibile intervenire sulla questione principale, lo spaccio di droga, se non vengono collocate in strade più pattuglie e se non si capisce chi potrà mettere le risorse necessarie per costruire la cancellata che ci chiedono i cittadini. E io quei soldi non ce li ho". Problemi identici sono stati riscontrati in altre zone del centro.
Flavia De Gregorio, capogruppo capitolino di Azione, e Giuseppe Lobefaro, consigliere della lista civica Calenda sindaco nel I Municipio, hanno espresso in una nota "il più sincero apprezzamento per questo coraggioso atto, che mette in evidenza l'urgenza di affrontare i problemi che affliggono il centro storico della nostra città, ormai diventato solo il palcoscenico per gli eventi organizzati dall’assessore Onorato, e attesta il pieno fallimento della cosiddetta “città dei 15 minuti”".
La scelta della presidente Bonaccorsi, spiegano ancora i esponenti di Azione, "è stata presa in considerazione delle limitate risorse finanziarie e umane a disposizione del Primo Municipio. Questa mossa coraggiosa dimostra la volontà di tutelare al meglio gli interessi dei cittadini e delle comunità locali, nonostante le sfide economiche che devono affrontare".