La Regione Lazio taglia l’addizionale Irpef in busta paga: risparmio di 86 euro in media per i lavoratori
Con una variazione al bilancio, la Regione Lazio ha finanziato il taglio dell'addizionale Irpef per l'anno fiscale 2024. Ciò significa che i contribuenti potranno beneficiare di questo sconto sulle tasse a partire dal 2025. La busta paga, quindi, sarà più alta per molti cittadini di Roma e del Lazio.
Cosa prevede il taglio all'addizionale regionale Irpef
La misura, presentata oggi in Consiglio regionale dall'assessore al Bilancio, Giancarlo Righini, è stata finanziata con quasi 140 milioni di euro e riguarda in prima battuta i lavoratori con redditi fino a 28mila euro. Per questi cittadini è previsto non l'azzeramento, come abbiamo sottolineato, ma il taglio dell'addizionale. Dopo il mancato finanziamento del cosiddetto ‘fondo taglia tasse', l'addizionale regionale Irpef era tornata 3,33 per cento. Con il taglio dell'1,6 per cento per coloro che hanno un reddito fino a 28mila euro, l'Irpef tornerà dal 2025 all'1,73 per cento.
Quanto risparmieranno i cittadini del Lazio
Questo provvedimento, ha spiegato Righini, coinvolge 1.270.000 persone con un reddito imponibile medio di 19.900 euro. Questi cittadini beneficeranno di un risparmio medio annuo di circa 86 euro. La misura è stata finanziata con quasi 110 milioni di euro.
Il contributo di 60 euro per i redditi da 28 a 35mila euro
Il meccanismo ‘taglia tasse' di Zingaretti prevedeva uno sconto sull'Irpef per le fasce di reddito fino a 35mila euro, mentre il provvedimento della giunta Rocca prevedeva, per i redditi da 28 a 35mila euro, soltanto un detrazione di 40 euro. L'assessore Righini, che ha accolto le richieste dei sindacati, ha aumentato tale contributo a 60 euro. Questa misura riguarda quasi 400mila cittadini del Lazio ed è stata finanziata con 24 milioni di euro. In totale il Fondo per la riduzione della pressione fiscale e sostegno al reddito ammonta a 136.985 euro per il 2024, di cui 3milioni per interventi anche sull'Irap.
L'ok dei sindacati sul Fondo per la riduzione della pressione fisicale
Righini ha sottolineato che il provvedimento è stato ampiamente condiviso con i sindacati, che lo hanno accolto all'unanimità e ha assicurato che l'impegno dell'amministrazione regionale è quello di rendere strutturale questa norma.
Il consigliere del Partito democratico Massimiliano Valeriani ha espresso apprezzamento per questa soluzione sull'Irpef, augurandosi "che la giunta mantenga l'impegno di trasformare questo fondo in fondo strutturale. Ma sottolineo che se non ci fosse stata l'opposizione, forse questa partita non si sarebbe riaperta e centinaia di migliaia di lavoratori di questa regione avrebbero avuto un aggravio dell'aumento delle aliquote fiscali".
D'accordo anche il consigliere regionale e segretario del Pd Lazio, Daniele Leodori: "Nel Lazio abbiamo portato a casa la battaglia, condivisa con i sindacati, che ci vede impegnati dal primo giorno di opposizione per la riduzione della pressione fiscale per i redditi più bassi. Un grande risultato per le famiglie della nostra Regione".
Anche Roma presto taglierà l'addizionale comunale, ha promesso Gualtieri
Proprio ieri sull'Irpef ieri Unindustria aveva lanciato l'allarme: troppo alta non solo l'addizionale regionale, ma anche quella comunale di Roma: "A livello nazionale il taglio del cuneo fiscale deve arrivare almeno a 15 miliardi e non essere più messo in discussione ad ogni Legge di Bilancio. Ma anche la politica locale non deve sentirsi estranea a questo appello. Lo sappiamo bene nel Lazio e a Roma dove abbiamo le addizionali Irpef più alte d'Italia. Anche queste impoveriscono i salari", ha detto il presidente di Unindustria Angelo Camilli nella sua relazione all'assemblea generale.
Una sollecitazione a cui il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, ha risposto con la promessa di intervenire proprio sull'addizionale comunale: "Abbiamo raggiunto recentemente un accordo per sanare e chiudere la gestione commissariale del debito. Questo ci potrà consentire, nei prossimi mesi, di affrontare il tema di questo 0,9% dell'Irpef che sembra una cosa a vita e che grava anche sull'attrattività della città".
I cittadini di Roma e Lazio i più tassati d'Italia
Secondo i calcoli della Cgil, l'addizionale comunale Irpef di Roma è una delle più alte d'Italia: facendo un confronto con altre città italiane, un cittadino con un reddito basso, 20mila euro, dovrà pagare 180 euro di addizionale comunale a Roma contro i 160 di Venezia, i 135 di Cagliari. A Milano l'addizionale Irpef per questa fascia di reddito è addirittura azzerata.