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La Regione Lazio non acquisterà il Teatro Eliseo di Luca Barbareschi: il dietrofront di Rocca

I 24 milioni di euro previsti per l’immobile privato in via Nazionale saranno utilizzati, invece, per valorizzare e ammodernare teatri, cinema, palazzi storici e altri spazi culturali.
A cura di Beatrice Tominic
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Una spesa troppo elevata per l'acquisto di un immobile privato. Le polemiche sono scattate nei giorni scorsi, durante la discussione sul Bilancio della Regione Lazio. L'annuncio di quanto previsto dall'emendamento dell'assessore Righini, che prevedeva l'acquisto del Teatro Eliseo di via Nazionale, era stato fatto direttamente dal presidente Rocca a fine novembre. Ma oggi è arrivato il dietrofront, preceduto da una comunicazione ieri.

Quei fondi, per un totale di 24 milioni di euro, saranno invece destinati alla valorizzazione, l'adeguamento, il recupero, l'abbattimento delle barriere architettoniche, l'ammodernamento tecnologico degli spazi culturali del Lazio. Non soltanto teatri, ma anche cinema, luoghi di culto, palazzi storici, spazi archeologici e ricreativi. Per ogni progetto non si potrà spendere più di un milione: la spesa dei primi 12 è prevista nel 2025, quella dei restanti nel 2026.

Le reazioni della politica

"Bene il dietrofront in favore di tutti i teatri del Lazio: è indiscutibile che lo storico teatro di Via Nazionale della Capitale debba essere sostenuto ma sarebbe stato inammissibile farne l’unico oggetto di attenzione a fronte di un intero settore in crisi e di grande valore – commenta Eleonora Mattia, consigliera regionale – La Regione inizi quindi ad investire da qui nel rispetto di un principio fondamentale: che la cultura non è appannaggio d’élite ma è un’opportunità offerta a tutte le fasce sociali e ai territori, indistintamente, quale veicolo di emancipazione personale e sociale". Queste le parole della consigliera, che aveva già presentato un emendamento con la proposta di raddoppiare lo stanziamento annuale fino a 1,2 milioni per la Fondazione Teatro di Roma. "È costituita da Regione, Comune e Provincia e si occupa di molti teatri, come Teatro Argentina e Teatro India, ma anche altri centri culturali di periferia come Teatro Tor Bella Monaca, Teatro-Biblioteca Quarticciolo, Teatro del Lido di Ostia".

Soddisfazione anche da parte del gruppo Movimento Cinque Stelle della Regione Lazio: "La dura e caparbia battaglia condotta in Aula ha portato ad un grande risultato: questa è senza dubbio una grande vittoria di tutte le opposizioni che permetterà di sostenere e valorizzare diverse strutture regionali, erogando le somme ai Comuni che dovranno individuare i luoghi sui quali intervenire – scrivono in una nota – Rimaniamo contrari ad un Bilancio povero e risicato, che continua a macchiarsi di ombre che fino ad ora siamo riusciti a schiarire, con contraddizioni evidenti come l’impossibilità di intervenire in maniera forte sul fondo-taglia tasse e la possibilità di tirare fuori da un cassetto 24 milioni di euro da destinare ad un privato".

Le polemiche

Subito dopo la presentazione dell'emendamento del consigliere Righini, erano scattate le polemiche. I primi ad esprimersi, in una nota congiunta, il Partito Democratico con i consiglieri Mario Ciarla, Emanuela Droghei e Massimiliano Valeriani; Italia Viva con Luciano Nobili e Alleanza Verdi Sinistra con Claudio Marotta.

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