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La Regione Lazio approva le nuove regole per la Ztl Fascia Verde di Roma: divieto per le auto diesel

La giunta regionale del Lazio approva l’aggiornamento del Piano di Risanamento della qualità dell’aria: le nuove regole per l’accesso alla Ztl Fascia Verde di Roma. Stop per le auto diesel fino a Euro 5. Ma il Comune di Roma potrà proporre interventi compensativi per evitare nuovi divieti.
A cura di Enrico Tata
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La mappa della nuova Ztl Fascia Verde
La mappa della nuova Ztl Fascia Verde

La Giunta regionale del Lazio ha approvato l'aggiornamento del Piano di Risanamento della qualità dell'aria e adesso il testo dovrà essere discusso in Consiglio regionale. I monitoraggi effettuati dall'Arpa hanno evidenziato miglioramenti, ma hanno anche sottolineato che permangono criticità in diverse zone della regione, soprattutto a Roma e nella valle del Sacco.

Le regole di accesso alla Ztl Fascia Verde di Roma

Nella pratica le norme di attuazione del testo prevedono il divieto di circolazione, dal 1 novembre al 31 marzo di ogni anno, dei veicoli più inquinanti all'interno della Ztl Fascia Verde di Roma e nei comuni con popolazione sopra ai 10mila abitanti nella Valle del Sacco. In generale questa misura è valida laddove risultano superati i valori limite del particolato (PM10, PM2,5) o del biossido di azoto (NO2).

Nello specifico, per quanto riguarda ROma, le norme tecniche prevedono lo stop alla circolazione per i veicoli a diesel fino a euro 5 e per i veicoli a benzina fino a euro 2 (come è già previsto)

Nel Piano, tuttavia, sarà aggiunta una norma che consente a Roma Capitale e ai comuni della Valle del Sacco di prevedere misure compensative che permettano di evitare i divieti di circolazione. In altre parole, la decisione finale spetta al Comune di Roma, a patto che le misure compensative rispettino i vincoli del piano regionale.

La mappa della nuova Ztl Fascia Verde
La mappa della nuova Ztl Fascia Verde

Vietato il meccanismo Move-In a pagamento

Ancora, l'aggiornamento del Piano prevede l'eliminazione di una tariffa per il transito su determinate strade comunali. In altre parole è vietata l'introduzione del sistema Move-In, già in uso a Milano, che prevede l'acquisto di chilometraggio all'interno delle Ztl per le automobili più inquinanti. Questo, spiega la Regione Lazio, per evitare che gli interventi compensativi gravino economicamente sulle famiglie.

"L’obiettivo comune, infatti, deve restare quello di ridurre i livelli di inquinamento evitando ulteriori sanzioni da parte dell’Unione Europea. La Regione Lazio ricorda infine che i divieti inseriti nel Piano sono vincolanti e lo sono sulla base di un preciso accordo siglato con l’Europa da parte della precedente amministrazione guidata da Zingaretti", fa sapere la Regione Lazio.

"Grande soddisfazione per la delibera della Regione Lazio che inizia l'iter di modifica del vecchio piano per la qualità dell'aria. Il provvedimento, infatti, va nella direzione fortemente voluta da Fratelli d'Italia che auspicava che ai Comuni fosse concessa la possibilità di nuove proroghe per il blocco della circolazione dei veicoli più inquinanti. Con questa delibera, inoltre, a Roma è definitivamente chiusa la partita dei Move in, una misura che abbiamo sempre considerato inutile e dannosa, perché pensata solo per fare cassa sulla pelle dei cittadini. Ringrazio quindi la Giunta, e in particolare il presidente Rocca e l'assessore Palazzo, per il contributo dato alla realizzazione di una Capitale in cui la libertà di movimento dei romani è garantita a prescindere del reddito", ha commentato il deputato e presidente della federazione romana di Fratelli d'Italia, Marco Perissa.

L'assessore Patanè: "Chiederemo a Regione la stessa deroga di quest'anno sulla Ztl"

"Lo scorso anno abbiamo fatto una proposta che non fosse così coercitiva rispetto ai cittadini, e la Regione Lazio ci ha accordato questa proroga. La riproporremo anche quest'anno con un Piano complessivo che non riguarda solo la mobilità", ha spiegato l'assessore capitolino ai Trasporti, Eugenio Patanè.

Il problema degli inquinanti "non riguarda solo la mobilità e infatti faremo un piano complessivo rispetto ai due inquinanti in base ai quali abbiamo subito, come Italia, due volte un procedimento di infrazione da parte dell'Unione Europea". In ogni caso, "la decisione finale è regionale: dobbiamo attenerci alla legge regionale: possiamo proporre una deroga ma sempre in accordo con la Regione Lazio perché la deroga deve essere approvata con delibera regionale. L'ultima parola, come è stato l'anno scorso, sulle nostre proposte deve essere della giunta regionale".

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