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La rapina a Roma Est, la vittima: “Mi ha puntato l’arma contro, tre minuti di terrore”

La testimonianza della cliente che si trovava all’interno della gioielleria quando i banditi hanno fatto irruzione. “Se state buone non vi sparo”. Poi i rapinatori si sono fatti largo aprendo il fuoco contro un vigilantes e sono tutt’ora in fuga con un bottino da 200.000 euro.
A cura di Redazione Roma
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Spari in pieno giorno tra i banditi in fuga in mezzo ai negozi aperti e un vigilantes. Poi l'elicottero in volo sulla periferia di Roma in cerca dei rapinatori, che sono riusciti a far perdere le loro tracce con una refurtiva per circa 200.000 euro prelevata dalle vetrine. Il colpo alla gioielleria Valenza andato in onda al centro commerciale Roma Est non era però un set di un film o di una serie, ma la realtà. Decine i cittadini che facevano shopping terrorizzati, chiusi nei negozi con le serrande abbassate del mall di Lunghezza.

Sulle pagine della cronaca romana del quotidiano il Messaggero, oggi la testimonianza della donna che si trovava all'interno del negozio quando sono arrivati i banditi. Stava cercando un bracciale da acquistare, nel mentre chiedeva consiglio alla figlia via WhatsApp quando è stata presa e, sotto la minaccia di una pistola, rinchiusa nello sgabuzzino del negozio.

Ecco il racconto di quei minuti di terrore:

Avevo appena inviato a mia figlia la foto del bracciale che pensavo di comprare quando è entrato il primo uomo. Aveva una maschera in lattice, indossava una tuta verde acqua e un cappellino da baseball blu scuro. Ma la cosa più spaventosa era la pistola che ha estratto pochi istanti dopo dal borsone che era nel carrello.

Poi i minuti chiusa nello sgabuzzino assieme alle due dipendenti della gioelleria:

Ha costretto me e le due commesse a entrare nello stanzino dove c'è la cassaforte, ma non era quello il suo obiettivo perché non l'ha nemmeno toccata. Ci ripeteva "veloci, veloci, camminate, camminate". Una volta dentro ci ha chiesto i cellulari, forse per vedere se avevamo foto o video del suo ingresso. Le due ragazze non lo avevano, io invece gliel'ho dato subito. Poi lui ci ha fatto distendere a terra e ha chiuso la porta per andare dall'altro complice, che nel frattempo sentivo che stava svuotando gli espositori.

La donna ha raccontato di aver sentito parlato i due uomini, che parlavano un italiano corretto senza accenti particolari o dialettali. Il colpo è durato in tutto tre minuti "ma che sono sembrati un'eternità". Quando sentono i banditi uscire dal negozio le tre donne aprono la porta, ma vedono i due banditi confrontarsi con la guardia giurata, in quel momento il terrore che potessero tornare indietro per prenderle in ostaggio.

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