La Questura di Roma dice no alle manifestazioni pro Palestina del 5 ottobre: nessuna autorizzazione
Nessuna autorizzazione da parte della Questura di Roma per le manifestazioni pro Palestina che erano in programma per il prossimo 5 ottobre, a due giorni dal primo anniversario dell'inizio della guerra fra Israele e Hamas, con l'attacco di quest'ultimo a Israele e la successiva risposta con l'invasione di Gaza.
Il provvedimento nei confronti dei richiedenti è stato notificato ieri, nel pomeriggio di martedì 24 settembre 2024. Una decisione che tiene fede all'orientamento espresso da Matteo Piantedosi che, dal Viminale, nei giorni scorsi si era mostrato propenso a vietare ogni manifestazione a favore della Palestina, presa soprattutto per ragioni legate alla preoccupazione sulla sicurezza della città.
I timori della prefettura
Secondo quanto emerso nel corso del Comitato nazionale per l'ordine e la sicurezza pubblica, le manifestazioni rischierebbero di sfociare in "un'esaltazione della strage di israeliani", come richiesto esplicitamente da parte della Comunità ebraica facendo riferimenti ad alcuni commenti che sarebbero stati trovati online sul tema. Alto, in realtà, anche il rischio che nelle manifestazione possano trovare spazio degli infiltrati, con la conseguenza che l'intera azione possa sfociare in scontri fra le due parti, anche violenti.
Le manifestazioni pro Palestina a Roma si faranno?
Come confermato dalla questura, l'autorizzazione per le manifestazioni manca. Eppure, il rischio che possano svolgersi ugualmente sembra essere sempre più concreto. Da qualche settimana è in corso una mobilitazione generale e molte persone si stanno già organizzando per raggiungere la capitale. Che possano scendere in piazza senza l'okay del Questore? Si rischia di vedere replicarsi quanto accaduto a Milano lo scorso 27 gennaio. In quel caso, durante la manifestazione pro Palestina furono schierati gli agenti della polizia.