La proposta: dedicare la via dove si trova l’ambasciata Russa a Roma a Navalny
Una strada a Roma per ricordare l'oppositore russo Aleksej Naval’nyi, e non una strada qualunque ma la via dove si trova la sede dell'ambasciata russa. Questa è la proposta avanzata da Radicali Italiani e Movimento Europeo al Campidoglio.
"La propaganda putiniana non si combatte a colpi di post: non basta la retorica e le compassate dichiarazioni di dolore. Servono atti concreti, urgenti, pragmatici. Il solo modo di ricordare gli oppositori del criminale Putin è consegnare alla storia il ricordo di chi, sfidando il regime, ha sacrificato la propria vita. Per questo chiediamo al Sindaco di Roma Roberto Gualtieri di cambiare il nome di via Gaeta, dove ha sede l'ambasciata della Federazione russa, in via Aleksej Naval’nyi", così in un nota Matteo Hallissey-Segretario Radicali Italiani e Pier Virgilio Dastoli, Presidente del Movimento Europeo Italia.
La notizia della morte di Navalny è stata diffusa ieri dall'autorità carceraria. Condannato il 4 agosto del 2023 a 19 anni di carcere dal regime di Putin, era stato da alcuni mesi era stato trasferito nella colonia penale IK-3 in Siberia, oltre il Circolo Polare Artico. Dopo oltre 1000 giorni di prigionia, secondo la versione diffusa dalle autorità si sarebbe "sentito male dopo una passeggiata e ha perso quasi immediatamente conoscenza". Inutile sarebbe stato ogni tentativo di rianimarlo. Una versione contestata dalla comunità internazionale, in attesa di avere maggiori informazioni.
Intanto per la giornata di lunedì 19 febbraio il leader di Azione Carlo Calenda, ha lanciato pochi minuti fa l'idea di una mobilitazione nella capitale: "In tutta Europa grandi piazze spontanee si sono radunate per ricordare Navalny. In Italia non è accaduto. Credo sia opportuno che le forze politiche europeiste e democratiche promuovano un'iniziativa congiunta lunedì pomeriggio a Roma alla ripresa dei lavori parlamentari".