La preside del Montale sulle chat con lo studente: “Mai alcuna relazione, ma oggi sarei più cauta”
"Su di me c'è stata un'esposizione mediatica becera e incomprensibile ". Sono le parole della preside Sabrina Quaresima in un'intervista rilasciata a Il Corriere della Sera. Una settimana che la quarantanovenne ha definito difficile quella trascorsa, supportata dal marito che le è rimasto accanto, mentre contro di lei si è scatenatata la ‘bufera', dopo il racconto fatto dallo studente maggiorenne del liceo Montale, che ha parlato di una relazione e di presunti rapporti sessuali intercorsi tra i due. "C'è anche stato un atteggiamento maschilista: la donna, professionista, messa alla berlina" dice, riferendosi al fatto che il suo nome e la sua immagine sono comparsi su tutti i giornali, mentre l'identità del dicianovenne è stata tutelata. Quaresima ha spiegato il suo punto di vista sulla vicenda che la vede coinvolta, reduce dal colloquio con l'ispettrice, che è durato dieci ore e mezza.
Le chat tra la preside e lo studente del liceo Montale
Quaresima è stata impegnata in un lungo colloquio con l'ispettrice, che è arrivata nell'istituto scolastico. Sul loro rapporto e sulle chat intercorse tra i due ha spiegato: "Il ragazzo l’ho conosciuto in quanto rappresentante in surroga, e si è subito messo a disposizione. Vengo da un’esperienza come educatrice al Convitto nazionale, dove ero abituata a un’interazione più vicina, più tranquilla. Ora mi rammarico di non essere stata più cauta. Ma nei messaggi non c’era nessuna forma di privilegio nei confronti di questo ragazzo. Non pensavo assolutamente ci fosse qualcosa di equivoco o di strano. Non è mai esistita nessuna relazione". E rispetto a un eventuale confronto con lo studente ha detto: "La mia porta è sempre aperta, anche se sarebbe un confronto difficile, ma siamo entrambi persone adulte".
L'allontanamento dell'ex vicepreside
In merito all'allontanamento dell'ex vicepreside Luigi Botticelli Sabrina Quaresima ha spiegato che "i problemi con lui risalgono al mio insediamento. I miei tentativi di organizzare in maniera efficiente si scontravano con i suoi modi veementi e aggressivi. Da novembre volevo sollevarlo dall’incarico. Sono stata cauta perché temevo di avere problemi". Botticelli è il docente al quale si è rivolto il diciannovenne.