La preside accusata di avere una relazione con lo studente: “È una bugia, procederò per vie legali”
A seguito dell'ispezione da parte dell'Ufficio Regionale organizzata per verificare formalmente le voci sulla sua presunta relazione con uno studente del liceo Montale che dirige, la preside Sabrina Quaresima ha finalmente rotto il silenzio.
"Sono sconvolta, pensavo che una sciocchezza del genere morisse così com'era nata, e invece è stata ingigantita oltre misura: è evidente che mi hanno voluto fare del male", dichiara oggi a il Corriere della Sera. La preside ha già contattato un avvocato per difendersi da quelle che considera "cattiverie".
La relazione con lo studente
La preside nel corso di questa intervista ha subito confermato di conoscere il ragazzo: "Non è un ragazzino, ha 19 anni, sta per prendere la maturità. E quando l'ho conosciuto era rappresentante di istituto in surroga – ha detto specificando le ragioni che l'hanno portata a contattare così frequentemente il giovane – Mi ha accompagnato con la sua macchina al commissariato di Monteverde per fare la denuncia e lì ci aspettava anche un rappresentante dei genitori. Ho avuto con lui un rapporto cordiale e aperto, come con tutti: la mia porta è sempre aperta."
Non sa come siano nate le voci di una loro relazione: "Forse lui le ha messe in giro per vantarsi con gli amici? Ma non c'è stato nulla di nulla con il ragazzo, posso giurarlo davanti a chiunque."
La situazione scolastica all'interno del liceo
Specificando di essersi affidata già ad un avvocato, ha rivelato: "In questa scuola non mi hanno mai visto di buon occhio, fin dal primo momento. Il sistema su cui si reggeva la vecchia dirigenza non mi convinceva. Ma all'inizio non ho cambiato nessun ruolo perché volevo prima rendermi conto della situazione generale. Ho sbagliato."
Di recente, aveva sollevato dal suo incarico il vicepreside, primo collaboratore, che adesso si trova a casa in malattia (e per cui adesso si troverebbe in difficoltà per accedere alla pubblicazione delle circolari sul sito): "Non mi convinceva fin dal primo momento, lui e l'altra collaboratrice gestivano tutte le pratiche, che io ho avocato a me perché volevo controllare la situazione generale. Erano dei filtri, diciamo così – ha dichiarato – Ma io non volevo lasciare loro gestire tutto, avevo bisogno di capire. Questa scelta non gli è piaciuta, e quando finalmente mi sono decisa a sostituirlo, mi sono trovata nei guai."
Conscia della gravità delle dichiarazioni, ha poi specificato che si difenderà per vie legali e con gli accertamenti amministrativi: "Devo andarci coi piedi di piombo. Però sono troppo amareggiata – ha rivelato – Sono una professionista seria, avevo preso quest'incarico con grande entusiasmo, convinta di poter fare bene e cambiare un po' le cose. Invece mi sono trovata di fronte a retaggi difficili da modificare."
Le reazioni all'interno della scuola
Dopo la notizia, alcuni docenti si sono detti dalla sua parte e hanno portato alla preside la loro solidarietà e il loro sostegno. Una situazione che si è manifestata anche fra i genitori di studenti e studentesse: "Quelli del comitato che si sta costituendo, sono venuti a parlarmi e mi hanno dato il loro appoggio". Differentemente, i genitori del ragazzo non l'hanno ancora mai contattata.
All'inizio, una volta viste le scritte sui muri della scuola, ha deciso di non denunciare: "Erano frasi così generiche e non volevo dare tanta importanza ad un gossip." Alla terza scritta, però, ha denunciato alla Procura: "Si tratta di un bene dello Stato e non potevo permettere che venisse deturpato: ma se restavo zitta era perché non aveva senso giustificarmi per qualcosa che non era successo, significava ammettere una colpa che non avevo."
In conclusione, quando le viene chiesto da dove possa essere nata la vicenda, ha risposto di essere sposata felicemente con un uomo meraviglioso e di essere lei stessa giovane, curata e di bell'aspetto: "Purtroppo capisco che qualcuno possa pensar male. Ma sono serissima, mi è costato tanto arrivare qui, e sono nell'anno di prova – ha sottolineato – Qualcuno ha pensato che in un attimo poteva farmi cacciare. Giovedì vedrò l'ispettrice regionale, spero davvero di poter chiarire tutto."