La polizia spara alla mamma e ai cuccioli di cinghiale intrappolati nel parco: “È una barbarie”
Sono entrati ieri sera armati di fucile e hanno fatto fuoco contro la mamma cinghiale con i suoi cuccioli, rimasti intrappolati all'interno di un parco giochi di zona Gregorio VII a Roma. Gli agenti della Polizia Provinciale hanno agito tra le proteste dei cittadini e degli attivisti per i diritti degli animali che presidiavano il parco giochi nel giardino Mario Moderni, in via della Cava Aurelia, sperando in un esito diverso di questa storia, iniziata quando gli agenti della Polizia Locale lo scorso giovedì hanno chiuso all'interno dell'area gli animali che scorrazzavano per la città. Nonostante la pioggia hanno aspettato di capire cosa stesse accadendo, assistendo increduli alla soluzione scelta dalle istituzioni
"Perché non li hanno sedati e rimessi in libertà?", "È normale sparare a dagli animali dentro la città?", "Cosa stiamo insegnando ai più piccoli?", queste altre sono le domande che si sentivano ieri sera quando gli agenti hanno estratto i fucili. Una vicenda il cui esito non può che lasciare perplessi. “A Roma è stato commesso un omicidio: mamma e sei cuccioli di cinghiale sono stati prima narcotizzati e poi uccisi, nonostante ci fossero altre soluzioni”, scrivono le associazioni animaliste Leidaa, Enpa e Animaliberaction che hanno filmato tutto quello che è accaduto.
Gli animali sono stati narcotizzati con un dardo, poi uccisi con una puntura da parte del personale della Asl. Anche l'onorevole Michela Brambilla è intervenuto sul caso spiegando di "aver manifestato agli assessori e le istituzioni competenti la disponibilità della mia associazione di accogliere gli animali". Da parte di Roma Capitale e Regione Lazio ancora nessun commento sulla vicenda.