La paradossale lettera di scuse del turista che ha sfregiato il Colosseo: “Non sapevo fosse antico”
Il video ha fatto il giro del web. Un turista, che grazie all’esito positivo delle indagini ha ora un nome e un cognome, si alza in punta di piedi, si appoggia alla parete con la mano sinistra per avere una maggiore stabilità e con la destra comincia a incidere dei nomi sul muro con una chiave: “Ivan+Hayley 23”. Sembrerebbe il racconto di un’ordinaria dichiarazione d’amore in età adolescenziale, se non fosse che il “muro” in questione altro non è che il Colosseo, risalente appena al 70-80 d.C..
Un’indelebile dedica che costerà cara al turista inglese, rintracciato pochi giorni fa in Bulgaria dove la coppia si era recata per una visita alla famiglia di lui: il romantico vandalo, infatti, rischia il carcere da due a cinque anni e una maximulta fino a 20mila euro per danneggiamento. Probabilmente spaventato dalle conseguenze legali del suo gesto evidentemente non troppo ragionato, il giovane si è messo nuovamente a scrivere: questa volta, una lettera come riporta il Messaggero, inviata alla Procura di Roma, al sindaco e al Comune della Capitale.
La lettera del turista che ha sfregiato il Colosseo
“Consapevole della gravità del gesto commesso – scrive – desidero con queste righe rivolgere le mie più sentite e oneste scuse agli italiani e a tutto il mondo per il danno arrecato a un bene che, di fatto, è patrimonio dell’intera umanità”, si legge in un estratto della pentita missiva, all’interno della quale il ragazzo ammette le proprie responsabilità e chiede perdono per l’azione sconsiderata. Scuse che vengono rivolte in particolare al sindaco Roberto Gualtieri e al Campidoglio, ai quali viene riconosciuto il merito di custodire “con dedizione, cura e sacrificio l'inestimabile valore storico e artistico del Colosseo”.
E fin qui, una lettera di scuse “da manuale”, se non fosse che il giovane – probabilmente per cercare un’ultima e definitiva giustificazione – si perde proprio sul finale, provocando ancora una volta l’ironia degli utenti social, dopo l’indignazione degli scorsi giorni. “Ammetto con profondissimo imbarazzo che solo in seguito a quanto incresciosamente accaduto ho appreso dell’antichità del monumento”, il paradossale tentativo di autoassolversi.