video suggerito
video suggerito
Madonna di Trevignano, news su Gisella Cardia

La nuova testimonianza sulla veggente di Trevignano: “Disse di non preoccuparsi del tumore di un bimbo”

Al quotidiano La Repubblica, Roberto Rossiello, uno dei tanti seguaci, cattolico praticante, ha dichiarato di aver sempre avuto dei dubbi sulla “Madonna che lacrima”: “Gisella non sapeva nemmeno il rosario, gliel’ha insegnato mia moglie”.
A cura di Enrico Tata
1.042 CONDIVISIONI
Immagine
Attiva le notifiche per ricevere gli aggiornamenti su

Cominciano ad essere tanti i racconti e le testimonianze di chi si fidato di Gisella Cardia, la veggente di Trevignano Romano che mostrava le lacrime "di acqua e sangue", a suo dire, che sgorgano da una statuetta della Madonna acquistata nel 2016 durante un pellegrinaggio a Medjugorie.

Al quotidiano La Repubblica, Roberto Rossiello, uno dei tanti seguaci, cattolico praticante, ha dichiarato di aver sempre avuto dei dubbi sulla "Madonna che lacrima". "Gisella non sapeva nemmeno il rosario, gliel'ha insegnato mia moglie. Come siamo diventati amici ha iniziato a fare cose strane. Chiamava nel cuore della notte: ‘Venite ci sono delle croci di sangue sul muro'. Un'altra volta c'erano delle incisioni in aramaico. Ci sembrava tutto molto sospetto, anche perché ogni volta che doveva mostrare questa statua si chiudeva per 15 minuti in stanza", la testimonianza del signor Rossiello.

E ancora, un episodio inquietante: "Ricordo la mamma di un bambino che aveva un tumore a un piede. Si era rivolta a Gisella per suo figlio e lei l'aveva rassicurata: non ti preoccupare non succede niente. Al bambino poi era stato amputato il piede. A soli 13 anni è morto".

Allora perché il signor si è fidato? Perché ha continuato a pregare e a recitare il rosario per la statuetta? Ebbene, un ruolo fondamentale l'avrebbe giocato l'allora vescovo di Civita Castellana, Romano Rossi. Il monsignore "è venuto a celebrare la messa a Trevignano ed è entrato in chiesa esibendo la Madonnina a mo' di trofeo. Per noi fedeli la sua presenza era una garanzia, anche se a dicembre siamo comunque usciti. Gisella aveva iniziato a rivelare i messaggi della Madonna, ma erano tutti minatori. Parlava di braccia tagliate ai sacerdoti. Minacciava il Papa. Ci siamo messi paura".

Monsignor Rossi ha chiarito che il suo sostegno è sempre stato esclusivamente "per il rosario non per le apparizioni sulle quali nessuno mai si è pronunciato, non per le presunte lacrime. All'epoca in cui ero a capo della diocesi mi era stata chiesta l'autorizzazione di ritrovarsi una volta alla settimana per la recita del Rosario e non potevo certo oppormi alla preghiera del rosario".

Il nuovo vescovo, Marco Salvi, ha annunciato l'apertura di una commissione diocesana e ha affermato che si indagherà sul fenomeno. Nel 2016, stando a quanto si apprende, erano già state effettuate analisi sulle presunte lacrime della statuetta, ma i risultati non sono mai stati divulgati. Intanto la veggente è sparita nel nulla. C'è chi sostiene si trovi all'estero, ma la sua avvocata giura che è ancora in Italia ed ha soltanto paura di tutto il clamore mediatico che si è scatenato sulla sua figura. Sulla vicenda è stato presentato anche un esposto alla procura di Civitavecchia.

1.042 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views