La moglie di Anton, il rapinatore ucciso dalla guardia giurata: “Ha sbagliato, ma non doveva morire”
![I carabinieri in via Cassia](https://staticfanpage.akamaized.net/wp-content/uploads/sites/28/2025/02/via-cassia--1200x675.jpg)
"Gli ha sparato alle spalle. Anton scappava. Ormai non metteva più paura a nessuno. Anton non me lo riporterà più nessuno, non voglio vendetta. Però l’uomo che ha sparato deve pagare". Sono le parole di Anna, la moglie 21enne di Anton Ciurciumel, il ragazzo ucciso durante una rapina in un appartamento sulla Cassia lo scorso giovedì 6 febbraio dalla guardia giurata Antonio Micarelli. La coppia, con due figli, viveva in una villetta a Valle Martella, a Zagarolo: ora Anna è rimasta da sola con i due figli e la madre di Anton.
" Certo che ha sbagliato a commettere la rapina – ha ribadito, nell'intervista rilasciata a Il Corriere della Sera – Avrebbe dovuto pensare che stava correndo un pericolo. Che la legge va rispettata. Lui ha sbagliato. Lo urlo, più forte che posso. Perché mi senta il mondo. Ma non doveva morire". Ormai la dinamica sembra infatti chiara: Anton Ciurciumel è stato colpito da Micarelli mentre stava scappando. Il vigilante lo ha colpito alla testa, ma sarebbero stati almeno dieci i proiettili sparati dalla sua arma quella sera, tutti mentre i rapinatori erano in fuga. Non ci sarebbe stata nessuna colluttazione tra il 60enne, che vive nel comprensorio di via Cassia insieme alla moglie, e gli uomini che hanno tentato di derubare la vicina di casa. Un colpo non andato a segno: in casa quella sera c'era solo la badante, che nemmeno sapeva ci fosse una cassaforte nell'appartamento. Figuriamoci saperne la combinazione.
A parlare nell'intervista c'è anche la madre di Anton, Elena. E ribadisce le stesse cose della moglie: Anton aveva sbagliato, avrebbe dovuto pagare, ma non morire. "Mio figlio stava fuggendo, era di spalle. Che ragione c’era di sparargli? Un topo d’appartamento merita la pena di morte? Per la rapina avrebbe dovuto essere arrestato, messo in manette, finire in carcere e condannato. Ma non doveva morire".
Antonio Micarelli, la guardia giurata che ha sparato, adesso deve rispondere di omicidio volontario. Sul caso indagano i carabinieri, che stanno cercando anche di risalire agli altri membri della banda che hanno tentato la rapina, e fuggiti subito dopo l'arrivo del vigilante.