La manifestazione contro le occupazioni della preside del Virgilio è un flop: “Non c’era nessuno”
Avevano parlato degli studenti occupanti come di una "minoranza". Ma i fatti parlano chiaro al Virgilio: a schierarsi dalla parte della preside fatica a raggiungere la trentina di persone, mentre dalla parte della protesta studentesca ci sono così tante persone da riempire il cortile (e non solo) del liceo. L'occupazione è iniziata venerdì e, nonostante il trascorrere dei giorni, non si abbassa il numero dei partecipanti all'occupazione.
"Oggi a scuola siamo più di trenta", scrivono sui social gli e le studenti del liceo Virgilio, dopo l'assemblea pubblica ospitata nell'istituto facendo riferimento alla ben meno partecipata manifestazione indetta dalla preside. Nonostante abbia ricevuto un'eco fortissima tanto che anche il ministro Valditara ne ha parlato e ha definito la scelta di questo presidio un esempio "di grande importanza civile ed educativa", non sono più di una trentina le persone che hanno partecipato all'appuntamento in piazza Santi Apostoli.
"L'hanno organizzato davanti alla prefettura, non era una manifestazione contro l'occupazione, ma pro sgombero – dichiarano gli studenti del Collettivo Autonomo Virgilio a Fanpage.it – Hanno invitato a partecipare i docenti che ogni giorno ci guardano in faccia, i genitori dei figli che sono nostri amici, coetanei, compagni. E persino altri studenti: noi ci battiamo anche per loro", continuano nel comunicato, aprendo la scuola ad un'assemblea pubblica. Un'assemblea pubblica che si è rivelata partecipatissima, molto di più rispetto alla manciata di persone scese in piazza al fianco della preside. E nel frattempo la protesta avanza e coinvolge altre scuole: occupati anche il Montessori e il Rossellini.
L'invito della preside ai genitori e la partecipazione alla scuola occupata
"La preside li aveva convocati al suo presidio inviando una comunicazione sul registro elettronico, un comportamento che non rientra nelle sue prerogative – continuano a spiegare a Fanpage.it dal Collettivo – Ma i genitori si sono presentati alla nostra assemblea pubblica, hanno preso parola, ci hanno dato consigli". Il punto tenuto dal corpo studentesco che, in queste ore, sta occupando il liceo continua ad essere forte: "Ci viene detto che siamo una minoranza, ma non è così: ogni anno raccogliamo firme a supporto dell'occupazione e ogni anno più della metà degli e delle studenti si schiera dalla nostra parte – continuano a spiegare – Inoltre ci viene recriminata la mancanza di dialogo da parte nostra: ma perché questa parola viene usata soltanto quando creiamo un problema, come l'occupazione, e viene dimenticata in qualsiasi altra occasione?"
Il flop del presidio contro le occupazioni, la protesta si accende al Montessori e al Rossellini
"Al posto dello stanco, illegittimo e dannoso rito delle occupazioni, i regolamenti delle scuole prevedono il democratico strumento delle autogestioni che può arricchire l'esperienza formativa dei giovani", ha dichiarato il ministro Valditara che continua a portare avanti la crociata contro le occupazioni.
Nel frattempo, però, nella capitale gli istituti in protesta aumentano. Dopo il Gullace, il Pilo Albertelli, l'Enzo Rossi, il Plinio Seniore, il Cavour e, coma abbiamo visto, il Virgilio, altri istituti sono stati occupati. Nella mattina di ieri è scattata l'occupazione al Visconti seguito immediatamente dal Montessori, in via Livenza. E nella mattinata di oggi, invece, si aggiunto il Rossellini.