La mamma di Marco Vannini porta i fiori sulla tomba del figlio: “Tragedia senza vincitori”
La mamma di Marco Vannini, la signora Marina Conte, è andata al cimitero di Cerveteri per portare fiori sulla tomba del figlio. "In questa tragedia non ci sono vincitori ma solo vinti ed il primo proprio Marco", ha detto mamma Marina tramite il suo legale, l'avvocato Celestino Gnazi. "Una storia in cui sono vinti anche i genitori di Marco e l'intera famiglia Ciontoli. Spero per loro che adesso si apra un percorso che gli faccia assumere le responsabilià di quanto hanno compiuto", ha aggiunto Gnazi. Con la sentenza pronunciata ieri dai giudici, la Corte di Cassazione ha chiuso definitivamente la vicenda giudiziaria legata alla morte del 19enne nella notte tra il 17 e 18 marzo 2015 a Ladispoli, all'interno della casa della sua fidanzata, Martina Ciontoli.
"Sono contento che finalmente è stata fatta giustizia per Marco. Gli avevamo promesso un mazzo di fiori se fosse stata fatta giustizia e domani è la prima cosa che farò", aveva annunciato ieri ai cronisti il signor Valerio Vannini, il papà di Marco. E oggi così hanno fatto, Marina e Valerio.
Omicidio Vannini, la sentenza definitiva
La Corte di Cassazione ha confermato, con la pronuncia di ieri, la sentenza dei giudici d'appello bis: condanna a 14 anni per omicidio volontario nei confronti di Antonio Ciontoli, condanna a 9 anni e 4 mesi per concorso semplice in omicidio volontario per la moglie Maria e per i figli Federico e Martina. I giudici di secondo grado, e questa è l'unica differenza con la sentenza di ieri, avevano condannato i famigliari di Antonio Ciontoli per ‘concorso anomalo' in omicidio volontario. L'entità della pena, comunque, non è stata modificata. Ieri sera i Ciontoli si sono presentati nel carcere di Rebibbia per scontare la loro condanna.
Le prime parole di mamma Marina: "Giustizia è fatta"
"Una settimana fa ho sono sognato Marco, era bello, stava al mare e mi diceva ‘Mamma andrà tutto come deve andare stai tranquilla'. Questa cosa si è avverata. Marco oggi era in quest'aula di Tribunale e ha riacquistato la sua dignità", ha detto la signora Marina ieri dopo la pronuncia della Cassazione. "Loro potevano dire la verità e tante cose sarebbero andate in modo diverso, comportandosi in quel modo sono loro che sono arrivati a tanto. Non sono stata io, mio marito o la mia famiglia che ad avere creato pressioni, è stata la loro condotta a creare rabbia in tutti gli italiani perbene. Non c'è nessun vincitore, io e mio marito non abbiamo vinto perché Marco non ce l'abbiamo più, loro avranno l'ergastolo a vita e dovranno scontare la pena per avere mancato di responsabilità perché se fossero stati responsabili Marco sarebbe qui", sono state ancora le parole della signora Marina.