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L'omicidio di Willy Monteiro Duarte a Colleferro

La madre di Willy Monteiro Duarte: “Delusa da fratelli Bianchi, nessun pentimento dopo anni di carcere”

La madre di Willy Monteiro Duarte, la signora Lucia, si è detta delusa dall’atteggiamento di Marco e Gabriele Bianchi, accusati dell’omicidio del figlio, ucciso il 6 settembre 2020.
A cura di Natascia Grbic
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"Sono delusa perché vedo che ancora non c'è un pentimento. Dopo quattro anni di carcere mi aspettavo un pentimento". Lo ha dichiarato oggi la madre di Willy Monteiro Duarte, la signora Lucia, a margine della decisione della Corte d'Appello di Roma di rinviare la decisione sulla sentenza al prossimo 14 marzo. Imputati nel processo bis sono i fratelli Marco e Gabriele Bianchi, accusati dell'omicidio volontario del cuoco 21enne di Paliano e per i quali la Corte di Cassazione ha chiesto di rivedere la sentenza nella parte che riguarda le attenuanti generiche. Entrambi i fratelli, sin da giorno dell'omicidio, hanno sempre negato di c'entrare qualcosa con la morte di Duarte: a smentirli però, i numerosi racconti di chi ha assistito a quel brutale pestaggio durato nemmeno un minuto e che ha portato alla morte del ragazzo.

"La morte di Willy è un evento indecente sia nelle modalità in cui è avvenuta sia per i motivi", le parole che il procuratore generale aveva pronunciato nella sua requisitoria. Un pestaggio che ha avuto "‘un ruolo preponderante con Gabriele, esperto di Mma, che dà il via con un violento calcio al petto di Monteiro seguito subito da Marco Bianchi". Anche per il pg, entrambi i fratelli non hanno avuto nessun tipo di "revisione critica" di quanto avvenuto.

La Corte si pronuncerà in merito ai fratelli Marco e Gabriele Bianchi il prossimo 14 marzo. Per Mario Pincarelli e Francesco Belleggia, invece, le condanne sono diventate definitive, con il primo condannato a ventuno anni di carcere e il secondo a ventitré. L'omicidio di Willy Monteiro Duarte, avvenuto il 6 settembre 2020, aveva sconvolto l'Italia: il 21enne era uscito con gli amici dopo una serata trascorsa al lavoro. Una volta fuori dal locale si è accorto che un suo amico era in difficoltà perché aggredito proprio dal gruppo di Belleggia e Pincarelli: si è avvicinato per aiutarlo a rialzarsi e tirarlo fuori dalla situazione ma è stato colpito da tutti e quattro, con i fratelli Bianchi – esperti di arti marziali – che avrebbero sferrato i colpi poi risaltati fatali.

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