La madre del 16enne morto al parco della Madonnetta da Raggi: “Incontro freddo e senza empatia”
"Sono stata ricevuta dalla sindaca di Roma Virginia Raggi dopo la morte di mio figlio Riccardo, avvenuta all’interno del Parco della Madonnetta ad Acilia, una struttura fatiscente e pericolosa di proprietà del Comune di Roma, mai chiusa e messa in sicurezza. Potrei usare molti aggettivi per raccontare quell’incontro: formale, freddo, glaciale, senza empatia. Ma ci vorrebbe una grande penna, e io sono solo una madre che chiede giustizia". A parlare, affidando le sue parole a un post su Facebook, è Daniela Salustri, la madre di Riccardo, il 16enne morto il 26 febbraio scorso al parco della Madonnetta di Acilia. Il giovane è morto in seguito a un arresto cardiaco dopo una corsa di 500 metri, si è accasciato al suolo e non si è più rialzato. Secondo quanto raccontato dagli amici del 16enne, Riccardo sarebbe stato inseguito con una mazza di ferro da una persona senza fissa dimora: l'arresto cardiaco, quindi, potrebbe essere avvenuto per il forte spavento provato in quel momento. L'uomo è stato denunciato per morte in conseguenza di altro reato.
"Riccardo è morto per la seconda volta"
"Ho riflettuto parecchio prima di scrivere qualcosa su quel giorno, su un incontro che è stato da me richiesto, come se per l’amministrazione e la sindaca quanto avvenuto a mio figlio fosse un peso, un inciampo da far sparire nel più breve tempo possibile, un fastidio, una macchia da cancellare in fretta", continua mamma Daniela. "Ma c’era qualcosa che mi sfuggiva e l’ho capito solo pochi giorni fa. Sono tornata al parco e ho ripercorso la strada che ha fatto mio figlio Riccardo mentre fuggiva inseguito da un uomo che voleva fargli del male. Ho guardato l’orologio e ho visto che ci vogliono tre minuti. Quando sono uscita dal Campidoglio ho guardato l’orologio e mi sono resa conto che sono stata congedata in tre minuti. Tre minuti e poi Riccardo era morto. Per la seconda volta".
La morte di Riccardo al parco della Madonnetta
Riccardo Pica è morto il 26 febbraio al parco della Madonnetta di Acilia a causa di un arresto cardiaco. In un primo momento si era pensato che il 16enne avesse avuto un malore mentre stava facendo jogging, ma poi gli amici hanno raccontato un altra versione della storia. Hanno detto alla madre di Riccardo e agli inquirenti che sono stati inseguiti da una persona senza fissa dimora con una mazza di ferro in mano, e che Riccardo si sarebbe accasciato dopo una corsa di 500 metri a causa del forte spavento. Inutile ogni tentativo di rianimarlo: nonostante il massaggio cardiaco praticato dal 118, Riccardo non ha mai più ripreso conoscenza.