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La lettera di un paziente agli infermieri del pronto soccorso: “Per me siete una famiglia, grazie”

Ha poco più di 20 anni e non è mai stato accettato dalla sua famiglia a causa dei suoi problemi psichici. Spesso al pronto soccorso, ha deciso di ringraziare medici e infermieri con una lettera.
A cura di Beatrice Tominic
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"Cari infermieri e dottori del pronto soccorso volevo ringraziarvi tutti per il bene che mi avete dato, per le cure e le attenzioni nei miei riguardi". A dedicare queste poche righe al personale medico del pronto soccorso del Policlinico di Tor Vergata è stato un ragazzo di poco più di venti anni diventato noto all'interno della struttura. "Lo conosciamo tutti, viene spesso – spiega a Fanpage.it uno degli infermieri del pronto soccorso del Policlinico di Tor Vergata – Ha problemi di tipo psichico e per questo non è stato mai accettato dalla sua famiglia. Ma ne ha trovata un'altra in ospedale".

La lettera del paziente del pronto soccorso

"In questo pronto soccorso passano oltre 200 persone diverse al giorno, fra pazienti ed operatori, ma lui qui è riuscito a sentirsi a casa, un posto in cui nessuno viene lasciato indietro – continua l'infermiere – Non accettato all'interno della sua famiglia e non scolarizzato: per farci arrivare questa lettera, ha chiesto ad un'altra persona di scriverla, mentre lui ne dettava il contenuto". La speranza è che possa presto trovare una sistemazione ed un lavoro che possano renderlo più autonomo.

Il futuro del ventenne

"Quando è qui con noi, ci aiuta. Si avvicina quando qualcuno alza la voce contro di noi, come un gigante buono. Fa compagnia agli altri pazienti, ci aiuta a spostare macchinari mentre noi siamo impegnati nei soccorsi. Ogni tanto scherzando, fra noi, ci chiediamo se possiamo assumerlo". Ora gli infermieri del pronto soccorso si sono messi in contatto con gli assistenti sociali Rems per la riabilitazione e l'introduzione ad una vita autonoma e dignitosa.

"Spero di poter risolvere tutti i miei problemi e di poter avere una vita come tutti gli altri. Voglio bene a voi e alle guardie giurate. Ho sempre avuto comprensione e rispetto da tutti voi", scrive ancora il ragazzo nella lettera indirizzata agli operatori sanitari. "Si merita un'opportunità", conclude poi l'infermiere.

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