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La lega con fascette da elettricista e la chiude in bagno: lei grida dalla finestra e si salva

L’ha picchiata, le ha legato le mani e l’ha chiusa a chiave nel bagno. “Dammi i soldi o ti ammazzo”, le avrebbe detto. Una volta trovato il bottino, di appena 35 euro, è scappato.
A cura di Beatrice Tominic
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Le grida sono arrivate da una casa in una strada di Torpignattara. Ad urlare una ragazza che chiedeva aiuto dalla finestra. In suo aiuto, qualche passante ha fatto scattare l'allarme. Gli agenti della polizia, intervenuta insieme ai vigili del fuoco, l'hanno trovata rinchiusa nel bagno, con le mani legate da una fascetta da elettricista.

A bloccarla lì un uomo di 40 anni che l'avrebbe prima picchiata, legata e rapinata prima di scappare. Il quarantenne, a seguito delle indagini è stato rintracciato dagli agenti nel comune in cui risiede, Sutri, ed è stato traferito in carcere, indagato per rapina aggravata.

Cosa è successo: l'aggressione

Non appena scattato l'allarme con una chiamata al 112, dopo aver sentito le urla dalla finestra, sono arrivati nella casa agenti del commissariato di Porta Maggiore e i vigili del fuoco, lo scorso 22 dicembre 2023. L'hanno soccorsa e si sono fatti raccontare l'accaduto.

La ragazza è stata immediatamente soccorsa. Ai soccorritori ha raccontato che utilizzava quella casa, in cui viveva, per svolgere il suo lavoro di sex worker. La donna per prostituirsi utilizzava un sito di incontri: lì trovava i clienti con cui si accordava tramite un comune sistema di messaggistica, poi li riceveva a casa sua. Lo stesso copione era stato seguito anche con questo cliente. Ma lui, una volta arrivato davanti alla porta della donna, l'avrebbe immediatamente aggredita. Le ha legato le mani con le fascette da elettricista minacciandola di morte qualora non gli avesse consegnato immediatamente tutti i soldi che aveva.

La rapina e la fuga

La donna gli ha subito indicato il posto in cui teneva il denaro, circa 35 euro. Una volta prelevato i soldi e il telefonino della ragazza, l'ha chiusa a chiave nel bagno ed è scappato. Gli agenti non hanno impiegato molto tempo a rintracciarlo, proprio grazie alla collaborazione della donna. Dopo un primo contatto, infatti, aveva effettuato alcuni screenshoot delle loro conversazioni grazie a cui è stato possibile risalire all sua identità.

Gli agenti sono riusciti a rintracciarlo a casa sua, nel comune di Sutri. Grazie ad altri riscontri investigativi, nei confronti dell'uomo è scattata la misura cautelare in carcere. Ad eseguire la misura sono stati gli stessi poliziotti del commissariato di Porta Maggiore che, dopo accertamenti e appostamenti nella cittadina della Tuscia, hanno fermato il quarantenne e lo hanno trasferito nel carcere di Regina Coeli dove resta a disposizione dell'autorità giudiziaria.

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