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La Lega chiede di censire i luoghi di culto del Lazio, polemica col Pd: “Alimenta odio e paura”

Polemica nel Lazio per una mozione della Lega che chiede di avviare un censimento sul territorio dei luoghi di culto provvisori, collocati in appartamenti, scantinati e garage, adattati alla funzione di luoghi di preghiera.
A cura di Enrico Tata
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Il consigliere regionale della Lega Angelo Tripodi ha firmato una mozione che impegna il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, e tutta la sua giunta ad avviare un censimento sul territorio dei luoghi di culto provvisori, collocati in appartamenti, scantinati e garage, adattati alla funzione di luoghi di preghiera.

Una proposta che secondo il Partito democratico serve solo a "strumentalizzare il drammatico conflitto nella striscia di Gaza per alimentare una nuova campagna di odio e paura". Così la consigliera regionale dem Eleonora Mattìa, vicepresidente della Commissione Affari Costituzionali alla Pisana.

"La Giunta Rocca si dissoci subito da questa iniziativa vergognosa. Una proposta shock, a dir poco razzista e discriminatoria, con cui il centro destra sfrutta la guerra in Medio Oriente per la propria propaganda politica", ha detto ancora Mattìa.

Secondo l'esponente del Pd, anziché contribuire alla Pace, una proposta come questa "procura un allarme ingiustificato nell'opinione pubblica e rischia di ottenere l'effetto opposto: inasprire il clima di odio e intolleranza e quindi la sicurezza stessa della nostra Regione, senza contare la possibile incompatibilità con la tutela del diritto alla proprietà privata".

Nella mozione firmata da Tripodi si legge per esempio: "Non possiamo non considerare il particolare momento storico e l’alta soglia di allerta per il rischio di attentati anche sul territorio laziale che l’attuale conflitto Israelo-palestinese comporta".

E ancora:

devono essere poste in essere tutte le cautele e le azioni di prevenzione che la situazione impone per la sicurezza dei cittadini laziali e per il necessario contrasto a possibili derive fondamentaliste all’interno delle moschee;

gli attentati terroristici verificatisi in Europa negli ultimi giorni sono innegabilmente dovuti a motivazioni religiose e che, la tal cosa, rende urgente un intervento a livello regionale che oltre a disciplinare la costruzione e l’apertura degli edifici di culto, consenta il controllo da parte delle autorità preposte delle attività svolte all'interno di essi;

Infine Tripodi motiva la sua richiesta sottolineando che

secondo alcuni rapporti delle forze dell'ordine sembrerebbe che proprio in alcune moschee presenti nel territorio nazionale si sarebbero formati nuclei di estremisti sensibili alla propaganda terroristica di Hamas.

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