La Lav denuncia i fratelli Bianchi per le torture sugli animali
La Lav denuncerà i fratelli Bianchi per le torture inflitte agli animali. La Lega anti vivisezione, assistita dall'avvocato Maurizio Mazzi, domani sarà a Velletri, per presentare formalmente l'esposto in Procura, per chiedere che i due ventenni vengano processati anche per il reato di uccisione e di maltrattamento di animali, affinché "crimini come questi non restino impuniti". Successivamente i suoi rappresentanti si sposteranno a Colleferro, davanti al murales di Willy Monteiro Duarte, il ventunenne di Paliano massacrato di botte e ucciso la notte del 6 settembre 2020 e per il cui omicidio sono a processo, oltre a Marco e Gabriele Bianchi, Mario Pincarelli e Francesco Belleggia. "I reati contro gli animali rappresentano molto spesso una palestra per chi mostra poi comportamenti violenti anche contro gli esseri umani – spiega Lav – Tuttavia nonostante sia vero che ci sia un link tra chi si accanisce contro le persone e gli animali, questi ultimi non devono essere considerati come vittime di serie B, perché provano dolore e non possono difendersi".
"Maltrattamenti sugli animali palestra per violenza sugli esseri umani
"Quanto rivelato dai presunti episodi di uccisioni e maltrattamenti di animali da parte dei due imputati, qualora accertato, dimostra che queste persone dovevano essere fermate prima dell'omicidio di Willy perché avevano già mostrato comportamenti violenti e pericolosi – spiega a Fanpage.it il presidente di Lav Gianluca Felicetti – I segnali di utilizzo di armi da fuoco contro animali in questo caso costituirebbero un'anticamera delle future violenze, monito a riprova del fatto che la difesa degli animali interessa tutti e non solo gli animalisti".
"Sbloccare la legge sull'inasprimento delle pene"
Lav rispetto alle presunte violenze compiute dai fratelli Bianchi, che come riporta La Repubblica, avrebbero sparato a pecore e uccelli, ribadisce l'importanza di un inasprimento delle pene per chi compie violenze e torture sugli animali, sbloccando l’esame della nuova Legge, ferma da mesi nella Commissione Giustizia del Senato e di attuare politiche volte alla prevenzione. Nei loro smartphone sarebbero state infatti trovate immagini che li mostrerebbero praticare atti di crudeltà nei confronti di animali indifesi, uccisi per gioco e per sadico divertimento. Attualmente ad essere in attesa sono diversi disegni di legge tra i quali l'impossibilità da parte di chi è reso colpevole di reati contro gli animali di poter continuare ad averne, oppure l'incremento degli strumenti di indagine a disposizione delle forze di polizia, ad esempio delle intercettazioni, o ancora l'aumento degli anni di reclusione (oggi ad un massimo di due) fino a cinque anni.