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La gattina Pilucca uccisa brutalmente per vendetta: aveva il cranio fracassato

Da cinque anni la gattina Pilucca viveva nel giardino delle case popolari di Rieti. È stata uccisa brutalmente a bastonate davanti al garage della signora che la accudiva. Il figlio della signora ha presentato una denuncia ai carabinieri forestali di Rieti. Questi ultimi hanno preso il corpo del gatto per portarlo alla Asl per fare ulteriori accertamenti e l’autopsia.
A cura di Enrico Tata
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Da cinque anni la gattina Pilucca viveva nel giardino delle case popolari di Rieti. È stata uccisa brutalmente a bastonate davanti al garage della signora che la accudiva. Non solo l'animale, ma anche la donna, stando a quanto riporta la LNDC Animal Protection, è stata minacciata di morte. "Il suo cane aggrediva la gattina, per questo gli avevamo chiesto di tenerlo legato quando usciva. Mia madre è sotto shock per come ha ritrovato l’animale, sangue ovunque e cranio fracassato. Ora ho paura per lei", ha detto il figlio della signora riferendosi al presunto responsabile dell'episodio.

Secondo quanto ricostruito, nella mattina del 7 giugno la signora che accudiva Pilucca è rientrata in casa e la gattina, come al solito, era uscita dalla sua cuccia per salutarla. Dopo circa mezz'ora la donna è scesa per dare da mangiare alla gatta, ma l'ha trovata in fin di vita davanti al garage. Aveva il cranio fracassato e il sangue era ovunque, anche sulla macchina della signora. "Ha esalato l’ultimo respiro davanti a lei. Sappiamo che nei giorni passati c’erano stati momenti di alta tensione con un uomo che abita in una palazzina accanto, proprietario di un cane", racconta Emanuela Bignami, referente randagismo Lazio e responsabile della sezione LNDC Animal Protection di Ostia.

Il fatto è stato denunciato ai carabinieri forestali di Rieti

Il figlio della signora ha presentato una denuncia ai carabinieri forestali di Rieti. Questi ultimi hanno preso il corpo del gatto per portarlo alla Asl per fare ulteriori accertamenti e l'autopsia. Il problema con il presunto responsabile, dice, si era creato "perché l’uomo lasciava libero il suo cane quando lo portava fuori nel giardino condominiale e, quest’ultimo, attaccava la gattina. Mia madre gli aveva gentilmente chiesto più volte di tenerlo legato visto che il giardino era uno spazio di tutti ma soprattutto perché attaccava e spaventava Pilucca. Ma lui più volte, e davanti a diversi testimoni, ha inveito su di lei minacciandola di percosse e intimandola che le avrebbe ammazzato il gatto”.

"L’ufficio legale di LNDC Animal Protection farà tutto il possibile perché chi ha commesso questo reato possa presto essere punito adeguatamente. Le pene per reati contro gli animali sono troppo blande, vanno inasprite senza attendere ancora”, ha dichiarato Piera Rosati presidente LNDC.

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