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La figlia dell’ex Miss Italia condannata a dieci mesi per tentata rapina e lesioni

Condannata a dieci mesi di reclusione la figlia dell’ex Miss Italia Nadia Bengala per aver provato a rubare un’auto e aver aggredito un uomo. L’episodio risale a marzo.
A cura di Rosario Federico
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Nadia Bengala, ex Miss Italia del 1988 (LaPresse)
Nadia Bengala, ex Miss Italia del 1988 (LaPresse)

La figlia dell'ex Miss Italia Nadia Bengala è stata condannata a dieci mesi di reclusione per tentata rapina impropria, tentato furto aggravato e lesioni aggravate. La decisione è arrivata ieri mattina, mercoledì 26 giugno dal tribunale monocratico di piazzale Clodio. Il pubblico ministero Cristiana Correra aveva chiesto un anno e dieci mesi ma le attenuanti sono state considerate generiche dal giudice.

Ha aggredito un uomo dopo aver provato a rubare diverse auto

La vicenda è accaduta intorno le 11 del mattino del 19 marzo scorso quando la ventottenne è entrata in un'auto parcheggiata all'interno di una stazione di servizio Q8 di via Trionfale. Ha provato ad avviarla ma è stata fermata dal gestore della pompa di benzina che l'ha inviata ad allontanarsi. Così ha provato a cercare altre auto in zona, in un evidente stato di alterazione.

Ha poi provato a convincere un uomo di 48 anni a darle un passaggio con le buone, ricevendo un no come risposta. Invece di andare via, Diana ha inveito contro di lui e l'ha colpito con calci e pugni per poi danneggiare il cofano, lo specchietto retrovisore e le portiere della sua auto. In seguito all'aggressione è intervenuto anche il personale sanitario del 118 che ha trasportato l'uomo all'ospedale Gemelli in codice giallo.

Arrestata per rapina in un magazzino di abbigliamento

Non è la prima volta che accade un episodio del genere per la ragazza, figlia di una delle "più belle d'Italia" nel 1988. La ragazza è stata colta in flagrante, mentre rubava vestiti in un magazzino a Roma, per un totale che si aggirava intorno a una cifra di 200 euro quasi un anno fa, il 17 agosto 2023. Ha poi colpito a calci e pugni il vigilantes per provare a scappare con la merce rubata e far perdere le proprie tracce. Sul luogo è poi arrivata una pattuglia, con i carabinieri che hanno arrestato la giovane e portata in caserma. Il giudice ha convalidato l'arresto: lei ha chiesto scusa ed è stata rimessa in libertà.

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