La figlia del vigilante che ha ucciso Anton Ciurciumel sulla Cassia: “Mio padre è stato coraggioso”
![A sinistra Anton Ciurciumel](https://staticfanpage.akamaized.net/wp-content/uploads/sites/28/2025/02/rapina-cassia-ciurciumel-anton-1200x675.jpg)
Antonio Micarelli è indagato per omicidio volontario per aver ucciso un ladro, Anton Ciurciumel, 24 anni. "Papà è stato coraggioso, non ho avuto ancora modo di parlare con lui né con mia madre ma in base a quanto ho saputo mi sento di dire questo. Non si è girato dall'altra parte, non è entrato in casa chiudendosi la porta alle spalle, ha capito che c'era qualcosa di strano ed è intervenuto", ha dichiarato Laura, la figlia, al Messaggero.
L'uomo avrebbe sparato dieci colpi di pistola (detenuta regolarmente in casa) contro alcuni ladri che si erano introdotti all'interno di un comprensorio sulla Cassia a Roma nord. Stando a quanto ricostruito, i malviventi erano entrati in un appartamento e stavano tenendo in ostaggio una donna per farsi aprire la cassaforte. Anton è stato colpito alla testa ed è morto all'ospedale San Filippo Neri.
"Mi dispiace che quel ragazzo sia morto, ha la stessa età di mio fratello, però dico anche che si trovava in un appartamento per compiere un furto. Mio padre ci ha sempre insegnato ad aiutare chi si trovava in difficoltà, saprà spiegare cosa è accaduto. Insieme, tutti uniti come sempre, supereremo anche questa. Io ringrazio per il momento il quartiere che ci ha mostrato molta vicinanza. Solo due anni fa una banda di almeno cinque persone era entrata a casa nostra, c'era solo mia sorella che vedendoli riuscì a mettersi in salvo scappando dalla finestra della camera da letto", ha detto ancora Laura.
Le indagini sulla dinamica di quanto accaduto sono ancora in corso. Anna, la moglie di Anton, ha dichiarato: "Gli ha sparato alle spalle. Anton scappava. Ormai non metteva più paura a nessuno. Anton non me lo riporterà più nessuno, non voglio vendetta. Però l’uomo che ha sparato deve pagare. Certo che ha sbagliato a commettere la rapina. Avrebbe dovuto pensare che stava correndo un pericolo. Che la legge va rispettata. Lui ha sbagliato. Lo urlo, più forte che posso. Perché mi senta il mondo. Ma non doveva morire".