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La fiera Più Libri Più Liberi non si terrà più nel mese di dicembre

Cambio date per Più Libri Più Liberi che da 20 anni si svolge nel mese di dicembre: dal 2025 si terrà in un altro periodo dell’anno, come richiesto dai librai.
A cura di Beatrice Tominic
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Dal 2025 la fiera della piccola e media editoria Più Libri Più Liberi non si terrà più nel mese di dicembre dopo oltre 20 anni. La decisione è stata presa dall'Associazione Italiana Editori, Aie, organizzatrice della fiera dalla sua nascita nel 2002, che avrebbe accolto la richiesta da parte delle librerie romane di spostare la fiera che, troppo vicina al periodo natalizio, può causare ricadute sulle vendite. Ruolo decisivo lo avrebbe avuto, inoltre, la scadenza del contratto di locazione della Nuvola dell'Eur, dove l'evento si svolge dal 2017, dopo i primi 15 anni al Palazzo dei Congressi. Adesso è cominciata la ricerca per stabilire nuove date.

Le reazioni alla proposta di cambio calendario

"Non escludiamo nessuna ipotesi: ci impegneremo a garantire al meglio lo sviluppo e il successo della fiera che, con il passare degli anni, Più Libri Più Liberi è diventato un appuntamento obbligato per la piccola e media editoria e per i lettori nel calendario fieristico nazionale e internazionale", ha dichiarato il presidente dell'Aie, Ricardo Franco Levi.

Anche la presidente di Più Libri Più Liberi, Annamaria Malato, ha tenuto a specificare l'impegno per trovare una nuova collocazione: "Siamo al lavoro con tutti i soggetti coinvolti, a partire dai piccoli e medi editori, compatibilmente con il calendario dei tanti eventi dedicati ai libri e culturali di Roma".

Un ultimo commento, infine, è arrivato da Diego Guida, presidente del Gruppo piccoli editori di Aie: "Stiamo ascoltando le esigenze di tutti i soggetti coinvolti, fra cui i librai che hanno lamentato il rischio di ricadute negative sulle vendite natalizie a causa dell'attuale calendario – ha aggiunto – Ci aspettiamo impegno e collaborazione per la valorizzazione delle prossime edizioni".

Soddisfatto anche l'assessore capitolino alla Cultura, Miguel Gotor: "Questa decisione è un fatto concreto, che dimostra l’attenzione dell’Associazione Italiana Editori nei confronti di un mondo, quello delle piccole librerie, che è fondamentale non solo per la diffusione dei libri e della lettura ma anche per il ruolo di presidio sociale di prossimità che svolge – ha dichiarato – Con questa scelta valorizziamo l'interesse pubblico comune che deve animare editori e librai, ossia difendere e promuovere in ogni modo e in ogni sede la civiltà del libro e la lettura".

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